GARZONI - La piazza universale - 1589

898 " P I A Z Z A Giuuena - A e gH horti fu creduto da quegli antichi per Dio di quelli . Talché CÌU* e ' uenale nella fatira quinta,dice. Toma darliquorum folo pafcaris odore QualiaperpetuusTheacum Autumnus babebat. Piopcr- EtTropertio. Bara'fta ^S c me aTheacas <equant pomariafyluas. Maatoa- Cofi Battijìa Mantoano dice ancor egli. no. Alcynoiffuas canit, & Vheaciapoma. Epicuro per tefiimonìo di Tliniofu il primo, che in Athene inìlituiffe gli horti,eJJendofiperauanti tenuti difuora,& non nelle cittaduQuindi Epi– curo è chiamato maejìrodegli horti. Et Diogene Laertio riferifce, chela fcuola d'Epicuro fu nell'horto.La onde Tròpertio fcriffe. lìdie vel sludijs animum emendareTlatonis _ Incipiam,authortis doble Epicure tuis. Molti parimente ledanogli horti di Babilonia che furono infituitida Se- miramis, come racconta Celio nel duodecimo libro : & > fecondo Tlinio , e 1 0 , Mecenate hebbe hortiin Roma celebratiffimi, a quali per la loro ameni tà, fitrasferiua per diporto il più delle uolte Ottauìo Augufio come il -"Pontefice Romano oggidì qualche uolta ua a diporto, o alla vigna, ouero a Tìuoli luogo fopra ogni credenza humana diletteuole,epieno d'ogni gra deqta, & maeflria, che l'Eslenfie magnanimità h abbiapotuto, o fiaputo imaginarfi. Cefi Lucullo hebbe horti celeberrimi, ne'quali ancora fufie- polto,&la Seria negli horti fu operoftffima,ondene nacque quel prouer- biopreflo aGreciMultaSyrommolera. Gli Horti dell'Heffieride dai po– mi d'oro,che,fiecondoiToeti,slauanfioffiefiinaria fon celebrati,® magni– ficati efiremamente.Ma celeberrimo fopra tutti con uerritàfu l horto del bdfamo fopra il mote dEngaddi doue fu morto SauUc'hora per opra del– l'ancica Cleopatra,congrade inuidia del Magno Herodcper fauor d'An- Banolo- toniofivede traffiortatoin Egitto,fraHelyopoli&Babilonia,come rife- meo daSa rifice Bartolomeo da Saligniaco nel fio Itinerario della terrafanta.Fragli 'gmaco . Hort'hò Giardini d? Italia fon commendati molto i "Napolitani per la va-^ gbezzade' naranzi, e cedri, & per la copia delle fontane, i Tauefi, &i Chioggiotiper la vtilità,i Vicentini per bellezza, & vtile infieme. E in fomma non mancano in Roma, in Venetia, in Milano, in Ferrara, in Man toa,ìn Bologna horti 1 , & giardini delitìofiffimi, come quello del Toeta cofi nominato in Bologna, quel del Bofiello à Venetia, quel de' Thieni à Vieen- %a quel delMorofino, del Triuìgiano, del Dìedo a Murano; e il nofiro Du– ca di Ferrara, quel di Manila, quel di Fiorenzapoffedono luoghi amenifi- fimi, delitiofiffimi, & pieni di tutte legratie celefiì, come le Montagnuo- le,i Beluederiìi Belriguardi iMamiruoli,iTratolini, che paiono tanti paradifi veramente. Hanno ancora quefto fauoregli Hortolanb che i lor Horti

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