GARZONI - La piazza universale - 1589

Morti furono augnati da quegli antichi alla protettone de? bei> talché Vriapo come fecondo fu detto Dìo de gli berti, &Vomona de medefìmi fu chiamata Dea. Vero Gnìdioficriue quei verfi. Regefub hoc Vomonafuit, qua nulla latinas. Inter Hamdryades toluit folertìus hortos. E arte parimente affai neceffaria allhuomo, •& quelle terre che mancano d ortaggi prouano in pr attica quanto fa vtile, & gioueuole il me fiero dell hortolano, i quale fi può dimandare Filofofo naturale,quando fa mol– to infrutto del fuo mefiiero,e non rozzamente, come per il più accade, in quello ammaefìralo. imperò che vn faggio hortolano bada intender/} da che tempoprecìfamente deue lavorare il terreno, dare il letame perìn- graffar e, piantar le piante, femìnare ifemi, mestare ì frutti ,&qual for– te di terra fi confaccia più a queflo,che a quello. Egli uerbìgratta perii "Verno hadapìatare agli,cipolle,porrì,feleni,cardi,radicchi,pafiinache, ra f >e,carotte,e feminare cavoli,fpìnac ci, & altre cofe. La primavera femì– nar lattuche,boragìne,peirofemolo,pifelli,faue,meloni, zucche, hiete, & altre fintili cofeiebìfogna che s'intenda del trafpiantare della rohha quan todogn altra cofa,& cofi dell'adacquare gli hortiì imperò che con l'ac– qua Vherhe crefcono,&prendono fomento quando fi fa a tempo.Gliìnfiro* nienti necefiar'tj a tal arte fono vanghe da vangare il terreno, %appe,zap- petti, zapponi,badili,forcbe,raBelli,ì&fimìlialtre cofe con lequali affati- tandofii poveri Horlolani, dìmofirano in quefla parte l'imperfettione del la loro arte, perche dovendo fbuomo tenere il capo fuo riuolto verfio il eie lo, effi tengono il Capo baffo -, & le natiche eleuate tutto il giorno, come fprezzandoil cielo, efauorendo la terra fiopra quello. Elio Spantano gli E I J o s fa però qveflo fattore, che vuol, che DtocletìanoImperatore rinontìafife t ; a n o . l'imperio, perandar/ene a c afa fina a racconciare vnhorto. Ma Memo Trivigiano Hortolano eccellente fi la ride, e dice, che fu una b efiia > per– che, potendo bauer del marzapane , uolfie hauerdei finocchi ; e non li quadra ilfuo mefiiero, perche allega quefta ragione, che l'Hortolano ha dell andare del pizzigimorto ; cattando ognorala terra , come fa del con– tinuo > •& dice eh è vn mefiiero da non arricbirft mai, perche bifiogna con– trafare notifolamente col cielo per la pioggia, col fuoco perii caldo che diffecca le herbe,con l'aria che molte uoltepartorìfee tempefla, con l'ac– qua che uvdle effer dimandata,- & pregata centanni, con la terra, che vuol effer vangata, rivangata, e ingrojfata d'ognora, con gli animali che fon fopralaterra come lerughe, che guafìano ì cauoli fiopra tutto, mafin coi bigattì,& con te formiche, lequali fono fotto terra, che minano il mon– do ogniqual'anno. Oue che ìlpouerettos'accommoda piùprefloalla c.uci- na,perche quivi non fi trouan gli intoppi chef trouan neh" borio. E i Giar– dinieri anch'effi bino da far e af/ai,perche ,febenfi legge in Tlautod giar Lll a d 'ini,

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=