GARZONI - La piazza universale - 1589

dormentino, benché in cafo di necejjìtà, non effendo puntatele foglie de 7 Mori, fi cibino delle cime di Rjueri, d'ortica, di olmo, ò di lattica. Dormo– no poi da tre, ó quattro giorni, che non mangiano niente, & queflo s'ad- dimanda dormire della bruna: e poi fi desiano, & mangiano per altri ot– to, ò diecigiorni, epoidormono vri altravolta, come prima, & queslo t adimanda dormire della bianca. Leuatiche fono , mangiano per otto giorni, e poi dormono vrialtrauolta; e dopo il dormire della terra, defla– ti che fono, mangiano altri otto giorni, e poi dormono fri altra volta. Et queslo fi chiamo dormire deliagroffa : e come fi leuano quefla quarta uolta, non dormono più,® mangiano per otto giorni, & fi fanno grandi, e lustri dal mero 'manti nel uentre, & quelli che faranno le.féta gialla> mostrano il uentre loro come d'oro, e quelli che fon per farla bianca, lo mofrano di color d'argento,, e cofi d'altro colore, ne vogliono più man– giare : oue allhora quelli ; eh e gli gommano, conofcendoli, mettendogli fopra le finche fecche digineflro,fiope,felci,farmenti, ramidi queuie, 0 dì cafiagni; oue fanno ilfulifello, ò gaietta, ò cocolla, ò bocciolo, come vogliono dire,de quali alcuni fon gialli, altri bianchi, altri ranzetti, & altri ver di chiarì, <® ì boccioli fi fanno in due giorni, ò poco pià;eui slan dentro iuermicelli intorno àquindeci, e poi fi trasformano in Bren- dolc, òpanegliottefoparpcgUuolefo farfalle, ò barbeìli, dome diuerfìdi- uerfamente le chiamano. Bafia che fatti i boccioli, fi cauano giù della frafia, ®- fi ferbano quelli, che fi vogliono per femente, & s'infilzano dentro a un filo deflramente, & s'attaccano inluogo afeiutto ; e in àìec'uo al più diciotto giorni eficono fuori le pauegliotte, trasformandofi loro in quelle, & s'accompagnano ì mafebi con le femine, & fanno l'oua,& poi muoiono,® cofi in men di due me fi, nafcono, crefcono, fanno l'ope– ra , & trafmutano d effigie, rìnafeono, fanno frutto, & muoiono. Vi fo– no poi Maeslri, &•Maeflre, che, quando fon fatti i boccioli, & gli fanno ficcare al Sole per uno, ò due giorni, ouero nel forno, & daqueSìefi ca– vano filac ci, fdigo, terzaruola, efetadel peluzz? di quelli cardato dal primo fiore, fi fanno rafi di bavella , e fe ne faterzaruolaper far opra molto bella, & del reftante alquanto più baffo, fe ne fanno filzate, oue– ro coperte da letto imbottite. Mette fi ne'givpponi,& calze da huo- rao, & ne'bufìi da donne,effendo piti leggiero che il bombace. Con l'iSìef- fiofi fanno b endelle, cordoni,fiocchi, caneuacci difeta, e fparavieri. il medefimo ancora fi fa dai filacci, che auanzano daiboccioli,tratta la fe– t o ^ da quelle conciature, che fi cauano dalle nafpe, quando la feta fi netta. La fetafi caua dai boccioli pofti in vna caldara (opra qualche for– nello, la qual fi ratiolge fopra alcune rafie, & poi uà in mano al Bauel- aro , che coi pettini la pettina, & coicartila carteggia, ® poi alle maeftre, eh'adopranoicorli, elecrocciole, e irocchetti,ei fufellì,ela cac-

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