GARZONI - La piazza universale - 1589

Cacciando fu hoccbelli, e l addoppiano , & l'incannano , quindi all' JL- guìndilatore che lamette jiii guindoli & al filatoio, chela fila, vfan- doilmolino, irocchelli,ifufi, lecoronelie, gjr anella loro defilata eh è» torna pur nelle mani delle donne, che l adopiano ancora fioprarocchelli, e torna anco alfilatoio à torcer fi, & dì poi tonava al Tintore , da poi cheli Mercante l'ha riveduta, &il Tintore prima la cucce con acqua, 0 fiapone, e poi la tinge di che color fi vuole, e ritorna al Mercante, il qual la mette alle cauiglie, onde fai maefiri fon detti Accauiglìatori, con le qualila diflirahenifìimo ,&lafa diuentare luslra, e polita. Et di poi va alle maeìlre,che laraccoglionofopra certi canoni,coi quali li Tefii toreardifèe i lavori che vuol fare,et gli tefìe,ficondo che li piace. Chi non tiede le marauiglie della fila in quesla parte, che di quella in pelo di co– lore , & accia bianca, fi fanno tele beliifiime ad occhietthàfiacchi, ada- mandole,apunte di diamanti,ar affette ,& altri lavori? conl'islefia, & con Vaccia infìeme,non fi fanno tele per giupponi,o per altri bifogni, riga– te à denticelli,a fpina,è altro dìfegno,come s'ufia in Kfapoli, e in Milano ? non fi lauorafopra il ren%o?non fé ne fanfragefemplici, e fiocchi per ogni cofi? nanfe ne formano augelli fiori,vìole,rofe,& animali fintifimìli al na turale? Con feta, & lana non fifa un opra detta Girgi bellifiima, che nella Fiandra fi chiama fatin de Bvrges?nonfe ne fa un veluto, detto riccio mal to civile, & un'altra detto ueluto riccio figurato in varij modi ancora più bello da vedere ? dallafeta tortanonfe ne tranno cordoni,frangie doppie, fiocchi,paffamani;fkighette,bottonì a $ìuora,a pÌ7getto ,a tvrbante,a cen– to crocua melone,aghiande,a fiino,a merli,a dattili?nonfe ne tranno ben delledegaccie àagambe,guanti,cal%ette agucchio,taffetta, ormifìnifiem pij,e dopif,e dì due coler'hcangìantì dì bellisfima uifia,rafifini luflri,etbel lidi grandisfima ammirazione? non fifadifetail damafico b ellisfilmo, p là yagaproffettiua delfino ombr'ngo,e refalto?nonè fopra modo grato all'oc chio quel di due colori varij?quel lauorato con diffegni,congroppi,con ani piali,con rofioni di veluto, detto damafico velutdto ? non fi fan difieta botto nigrandi fioccati pigne,vafiornatid'oro,ò d'argento, con mappe per para menti da Chìefia ? non fi ne fa vn lavoro detto uerniceper ingroppare, or– narle guarnire lembho altre partì di ueili da donne, ò altra fattura?non fifa di feta quel bel drappo detto ciani bellotto, cofi fichietto, come a me– riggio? il buratoàl veluto damafcatodl ueluto fchietto,il ueluto alto e bafi fo tagliato con fiori, e rofe, le telette 'Napolitane ,• le cinture à maglie per cingerfi attorno,eper le cal%ette,e diuerfie forte di veliperle dome? non fifa di feta il tabi,il broccato d'ero,il broccatello di due colorici broccato Virgili» riccio,del quale ornamento fece vnprejente Enea alla Regina Didoncma dandolo per Cupido dittino mefiaggiero, preffo a Virgilio, nel primo del– l'Eneida,oue dice, Munera

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