GARZONI - La piazza universale - 1589
p i o 5 » I A Z Z JL Munerapreterea lliacis erepto ruinis F'erre iubettpalma fignìs,auroq; rigentem 1 $onfifan àifeto, le trine velutate, o damafihine,i rafia cendadi, il toc- tadorofit Baccanti d'oro cofi belli?Onde lapredetta Bigina nel quarto,ma- dò alfiuo amante Enea, ma vefte di [età ricamata d oro, come appare per quei verfi. Tyrioque ardebat murice lana Demifia ex humeris,àiues que munera Dìdo Fecerat,& tenui telas difereuerat auro, tronfi vede che lafieta orna ogni cofa?non è ella ch'orna i cocchine carr %e,le lettìcbe, le gondole ma ritime, i cauallì deVrìncepi, conbarde ,con fornimenti, con fiocchi, conlifte, con frangie, concordoni, con cosfinì, con drappi, <& m ìll altre Cofe belle ? Lafeta non orna le bandiere,! ften- dardi, linfegne, l alabarde, guernite dì ueluto con broccame, e fran– gie, le picche calzate, le bandiruole, le trombe le diuifie de i foldati da guerra? Lafeta non orna l ombrelle, ì baldachinì, le pìanete, ìpiuiali » i quadri, i pallij, ifkndali, letònicelle, le dalmatiche, ì guanti , ì ma– nipoli, le stuoie, le borfie,ì veli da calici, le fodr e de tabernacoli, ì cofi fini, lecathedre,e tutte l'altre cofe deliaChìefa? non e lafeta quella eh al– legratocelo i che confola lavisìa? chenutrifceil guardo* che rauìua la luce ? che da gioia al cuore i che da ulta all'alma ? che conforta i fo– riti interni marauigliofiamente, tome tengono Auìcena, nel fecondo trat ftuicéaa m 0 d e M e d e d n i s Cordialibus, & Serapione nel libro de Simplìcibus l Serapioa e T e r 1 u e m fi m e t t e da Medici nel Dìamufco, nella confettìone d'Mcher mes, nel Siropo D e pomis , de corticibus citri, & nelle ffetie Cordiali. Con quefla dìuinamaterìa non fi fanno i lacci per le infirmìtà del capo? non fi fanno le bende per gli occhi lagrimofi ?non fi cuciono te ferite e le piaghe? non fi pone ancora fiopra la duramatre, quando il capo e fe– rito , come attesta il Falopio, & molti altri medici difendendo il cer- uello dalla putredine,® confortandolo marauigliofiamente con lafuapre fenza? Finalmentenon vanno ì medici, i dottori dì legge > t Giudichi Senatori, i Trencipi tutti vefiiti di feta? Le gentildonne fopr a tutto non fon mille volte pia vaghe & leggiadre con quelle lor vesti di feta ornate di tant'oro, e dì tante gemme pretiofe ? non rilucono quei beivifìal dop pio fitto la feta bianca ? non fon più grauì quegli afpettì venufiti fiotto la fetanera? non fonpiuviue quelle carni, & più gioirne fiotto la feta pur– purea ? nonfonpìu rìguatdeuoli quelle fronti ceìeftì fitto la feta turchi– na? non fon mirate confiupore infinito fitto lafetamifihia? All'ulti– mo non fi vede, che tanta differenza h da vna Signora vestita di feta, a Vna v eflit a di panni di lana, quanta e dal giorno lumìnofo all'ofiura not– te ? Horsù dunque tanto bufili delle lodi de' Setaiuoli, i quali hanperò difetti
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