GARZONI - La piazza universale - 1589
nheffendo che Fermo, per altro città honorata, ® Cagli nella Marca, & A . cofi la Calauria da loro territori producono di questa femente in mag- ' gi° r CVpìa ch'altripaefi. 1 Tretori( come attefla Appiano neil'Hifioria li simonie . ^ i r i a ) c o s l 1 "Propretori n'hebbero fei deputati a lor comandi, ma i Confoli, &i Troconfioli ( come vuol Carlo Sigonio,nelfecondo libro. D e Antiqu o iur e prouiciarum , allegando Marco Tullio in un luogo, doue parla di Tifone Trocanfole detta Macedonia) nhebbero dodici defiina- ti al lorferuitio. Sono cofloro nell'ufficio loro di terrore a tutti, perche , rapprefentando il Trencipe , quanto all'effe cutione della giuslitia, co– mandano fotto pena della difgratia fua, che fi vada con effi, e toccando folamente con la bacchetta (come s'ufain Ì {apoli) le perfine di rifpet- tofonovbiditi. tafano di zaffar la plebe fra le braccia, menar per il di– to groffi ch : e la prefa da Sbirro, legar con le funi, incatenare,porre in prigione, metter le manette, ficcar ne ceppi, cacciar nefometti, ne'ca- muzxpni, nelle forti, darla corda con contrapef dì piombo, ò di ferro , con la camifeia bagnata, col fiuoter detta bacchettaci ficco a'piedi, il tormento della celatajdaài infuocati, l agucchie nette vnghie ,il bolgic- chino, il cavallo, la cordella per bocca, la veggia, tecnico, ò la capra, & mille altri martiri, che ne gli ecce fi grani, '® maffime ne'peccati di le- famaeflà fono adoprati contrai malfattori protervi, ® affinati. Sono accarezzati da prigioni,perche han bifogno di loro, & qualche volta conuìtati, acciò col mezzo dell ebrietà, poffono vfeir di prigione quan– do gli piaccia. Sono bonorati da villani estremamente, perche fempre hanpaura d'andar prigioni per qualche cofa e quando van da loro,metto no del meglio c'hanno in tamia per fargli carezze ; benché per quello i furfanti non portan rìffietto loro,anzj non bafìa tffergli graui con lefi eff cavalcate a cafa, che fino i primi à effer vi frati, quando accade a tor de'pegni, o correr dietro a'bandìti, o feorrer per le fife, o far qualche prigione preffo alla villa. In alcune Cittadi, ® Castella ancora , ven– gono iflimati particolarmente come donzelli del Signore, doue chea Ber gomo lvfa,che loro apparano in Chiefi le fedi del Magistrato; & in al– cuni caflelli di Romagna feruono per compagni de'Todeflà, quando uan- no afpaffo perla terra, mentre le genti fon fidisfatte affai bene detta me~ lonagine loro. Malhonor principale eh anno uienda Signori, quando gli fanno affifi'enti alle barriere,® ai sleccati, con, gran uergogna talha- ra della milìtìa, che manca dì rifentìrfi in tal dishonore, & quando fon mandati contra banditi, in compagnia delle fanterie,de gli arcobugieri i cauallo,® de'cauai leggieri,quafi che la sbirrariainfame debba far con correnza con l'arte militare cofi honorata. Et pochifi trouano, che cupidi di gloria uoglian figuirl'eflempio de'Tedefchi di Milano, ® de i cavai leggieri di Ravenna, che alcuna uolta per uoler effi portar le lande, e loia-
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