GARZONI - La piazza universale - 1589

r N 1 V E R S L È. 5 5 tutti 1 tempi fon buonef cioè vtili;come la verità è buona infe slejfa, nondi– meno feimprudentemente alle volte fi dice,torna di danno alla perfona,che la di ce : e la correttione è buona infe, nondimeno vfata con imprudenza} partorifcepiù presto cattino effetto che buono. Cofi diremo,it magistrato de'prefenti Gouernatori è prefuppoflo buono infe, ma però none vtileper tutti i tempi. Vna delle ragioni contrarie aHaperpetuità di questi gouerni Prima è qttefta, che quantunque il magistrato fuffe ottimo non che buono, hauedo § I egli da effere in republica, oue moki fan profeffìone d'ejferparì in bontà,et valor e,& in effettofono, il douer no coporta, che vn ottimo per ottimo che fi fìa,perpetuamente regnifipra tanti ottimi non fimili,yna totalmente egua ii à lui. Et fi potrà dire che gli ottimi fiano perpetuamente infelici, non ri- ceuendo mai gli bonari alla lor virtù couenihiperche ìhonore ( come dice ilBeroaldo nel trattato della felicità) èvn fiauifjimo pasto della virtù. pe- F5 r £ rò diceua Tullio nella fua Republica,cheil Vrencipe buono non dee riceuer ' dtronutrimento,che di gloria. La feconda regione è quefla, che doue molti Secó concorronoper dignità,eper meriti alFisteffogrado, <&• vfficio, portaperi § lone ' colo èigrandiffima difeordia nella Republicaffc tre,o quattro,o dieci,o ven– ti fiano eietti perpetuamente Rettori, vededofigli altri trattar daindegni, & che lo Hato comune non vada fiffopra, tumultuando laparte ingiuflame te trattata da'fuoi cotrari;oue per rimediareà questo male della difeordia, ruina efpreffa delle Republiche, come attesta Hoetio nel 3 .lib. della filofifì- Boe caconfolationein quelle parole. Noft i n e q u òd oran e quodef t tamdi u manere , arq; fubiìftere poteit,quamdi u iìr vnu.fedinferir e pariter , & diiiblu i neceùe eft,quand o vnu m efi e defiemìFa di mestierì,che tutti i meriteuoli habbino da qualche tepo i debiti gradi toro.Laqualcofa lodo so mamente Cornelio Frangipane huomo di rare lettere,e d'eloqueza mirabile Co fiora tutto, in quella fua celebre oratione al Vrencipe "Donato nella Repu- ^" blica Feneti.ina,con quelle parole. Questaprudentiffima%epublica àtut- ti i fidi cittadini comparte congiusta mifura i fuoi beni, nè dà mai effa potè sta intiera ad alcuno,nèlo rende sìpotente,cbe in luipoffa cader folle appe ùto di far noia alla bella libertà della fiapatria. Qui non vno, non pochi, non molti fignoreggiano, ma anzi & molti buoni, & pochi migliori, & in– fume vno ottimo perfettìffrmo.Oltra di ciò il magistrato perpetuo anco n€ Terza buoni è poffibile che fi conuerta col tempo in tirannia ,perche lafìcurezga gione del regnare cagiona audacia nelle menti di chi gouerna,-e Sf effe fiate acca– de , che la comrncdità renda l'buomo animo fi à rapir quello de particolari con detrimento dellhonore, e pericolo della vita di chi regge, & conperi– glio manifesto dell ammutinamento de'fudditi di fouerch'io angariat i dal- la tirannide de gliempì. Teròfi legge di Domitiano Imperatore,che fece buoìiingreffo nell' Imperio,ma ali ultimo venne àtantainfilenza, chefeo- me narra Sufibio) voleua da' Senatori, & dal popolo effere adorato come vn Dìo, e ingiustamente angariami cittadini molto mal fodisfattidelrio EuHio.' D 4 gouefno

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