GARZONI - La piazza universale - 1589
i)i o T I 2 Z ^ Afa J -« «e/ cielo infra i beati eborì Hai di stelle immortale aurea corona, Tu fiira al petto mio celejìi ardori. E poi l'indrizja parimente al magnanimo Alfonfo fuo Signore dicendo. Tu Magnanimo Alfonfo, il quat ritogli Al furor di fortuna,eguidi in porto Me peregrino errante, e fa gli fogli > E fra l'onde agitato, e quafi abforto. Quefle mie carte in lieta fronte accogli. Cbequafìinuotoatefacrateioporto. Il che più modernamente, di tutti ba fatto Germano Audeh erto famofo Toera Gallo, nel celebrare imagi frati Vene fi, e tutte le grandezze dei O 0 \™ a " realdominio loro in quelfoluerfi. ' •> berto, x Mjtfa mone,junt captatuisbare carminaìuffis. Gallo. Ma no uò far maggior catalogo dì quejto, efiedocofa ageuole in tuttiìpoe mi Heroici ritrouar quefi vfo da tuttii Toetì vniuerfalmentefeguito, & imitato. Horio qual Sìmia indignif ima de Toetì, faccio uninuitto nuouo inprofa a Mercurio dai talari,cbe mi faccia uolar tant'alto,ch'io famigli Gioue, quando informa d'Aquila rapì Ganimede in fu'l mote Ida a Febo dalla C etra d'oro,e a Tan dalla zampognaicbe mi facciano apparer un Or feo,quando meato Tlutonc,eTrofirpina,leuado Euridice fuadonna fuora dell ombre sligie,aMinerua col capo armato aguifa dima Tatafilea,cbe mifacciaparerun Baccho,quado andò co Vulcano in fu uri afino alla guer rade'Cetaur'v.lnuoco Citherea,che mifiezji le labbradifauo meleiClo- rìde ,e Galatea, che mi facciano grato alle felue d 'Arcadia ; Vercide, e Tbet'hche miraccommandìnoai Dei marini;Tomona,e Cererebbe mifii- uorìfihino preffo ade verdure della terra. Ma ,per non far torto ali'altre Dee,cbìamo anco Tithone in aiuto, eh' e Dea deli'eloquenzade Ca mene, che so Dee dei catida Dea Stimula, che mi fuochi a copor, cofe dìgnifii- me:et Hebe Dea della giouetà che dia uigore,e forza a tutte lattioni,che damefifannoipche col nome dellabella Doride in mare,deltagratiofift+ gliuola di Latonain aria,di Trometheo Dio delfuoco,e di Flora Dea della te.rra,uo fornirmi del Thirfo di Baccbo,del martel di Kulcano,delTridete dilsfettuno, del caduceo, di Mercurio, del ferro di Marte, e deUamazga d 'Hercole,e del fulmine di Gioue in qflo mio difeorfo deToeti,per illuflrar co nnoui modi, e maniere la Laureata fchiera dì tutti loro. Flora il Toeta li Bocc a- nofìro per dar principio allefuelodi,ba il nome deriuate,no da Tico(come ciò» dice il Boccacionella Genealogia de' Deifihefignifica,Formo, vel Fingoi ma da Toetes antichiffimo vocabolo Grecofil qualfuona latinamete efquì fita locittione; pche e proprio delToetaparlar ifquifttamete,& raramen tCi&fhda Latini detto accQeiamete^ates,da quella forza di mete ( dice Vai-
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