GARZONI - La piazza universale - 1589
V X J V È l^S A l E. p 2 l Varronefa^qual diurnamente in efofirinchiude:perche(comedìce'Plato pi^on*' ne nel Fedro, & nel lib. de furor e Poetico ) i "Poeti hanno in fe un Dio ,il qual gli muoue rifialda, & riscaldati gli eccita un furore addqffo, il qual gli fu parlare ; & questo èdalvi detto, furor diuino, a differenza di quello,che vienper mancamento di ceruello, che pazzia fi chiama. Que- M.Tul fio iflejfo ef refe Cicerone nell'oratione per Archita Poeta, con quelle pa– role . Atqui ii a fammi s hominibu s eruditilìlmifque accepimu s cererà- " rum reru m ftudi'a , & doótrina, & praceptis , & art e conftare , Poeta m natur a ip fa valere , & menti s viribu s excitari , & quali dittin o quoda m fpiritu afriari.£ r Arifiotile nella Poetica dicejapoefia effer cofa da un'in- Arifto gegno verfatile,et rapito dal furore. Et Origene nel fio libro del Per arco, attesta effer e vna certa virtù ff>irituale,che inf ira il Poeta & gli riem- Origen pie la mente con lafua diuina forila, & vigore, la qual forza non è altro, che vna purgazione d'animo , & vna illufratione di mente, come dicon Giouanni Eoecacio, & Giouanni Andrea Gillo in vna fua lettera al Duca A n d"e" 1 " ài Sòra,la quale gli fa conofeere, & intendere, quanto hanno a dire. Di Gilio. quefia intefe Ouidio,quando diffe. Omdio Efl Deus in nobis,agitante calefcimus ilio. Et StatioPoeta ancheffo diffe. J t a t i o - Pierius menti calar incìdit. Et Monfignor Fiamma nell'Oda della Giustina. .,. r Ond io per farle honore Tamaa. Mouo la mano ardita Et quel c'hò ne la menu alto furare, Mentre aferiuer m'aita. "Perciò meritamente gli antichi intitularonoi Poeti come facri.ondeil predetto Ouidio fcriffe Atfiacri Vates,& Diuum cura uocamus. Et Calfurnio ne'fuoi ver fi bucolici diffe. Calfùraio lllefuìt vates facer. Lucano . Et il dotto Lucano. ; 0 facer,&magnus vatum labor. . MaEnnio con più magnifico nome gli chiamò Santi, come quelli, che a D l 0 ' fono dell'altifiimo dono della fapienzf diuina copiofìfsimamente arrichi– ti. Sopra che mipar d'auuertire,che lapoefiafu trovata da principio per lodar Dio, e poi da gli huomini mondani è fiata pofia in vfo profano. E quefio l'approvala fcrittura in più luoghi, come in quel paffo di Giu- dith . Incfpit e Domin o in timpani s , pfallit e Domin o i n cimbali s , modulamin f fili plalmum nooum . & in quell'altro del Profeta . Can - tab o Domin o qu i bon a tribui t mini , & pfallam nomin i tuo altillì - m<ì.D.ìlla qual coffa finto Agostino lafciò fritto , che i Poeti furono antica-
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