GARZONI - La piazza universale - 1589

924 IP' 1 A Z Z A fica hebrea.Et bora gli Mimi d'Ambrofio, e di Tomafo d'Aquino fon re– citati tutto il giorno negli vfificij di Santa Chìefià. I^on fi vede che Taolo A postolo fiudiò i Voeti, allegando nell'epifiola a Tito, quel verfio di Tar- menide Toeta. Cretenfesfemper mendaces,mala befiia,& ventus pigri? Et mentre nell'Areopago difiuta apprefiogli Atheniefi, non induce quel verfo di Arato Toeta. , In quo uiuimus mouemur,& fumus? Gregorio Ts(axian%eno non diffiuta in verfi del matrimonio, & della vir– ginità? Tuuenculo,Venamio,Licentio,e Sedulio,& Trudcntio non han co- posto moli opere fiacre in verfi a tutta l uniuerfale Cbiefa molto accette? Bafilio Magnodn quellafinaperfuafor'ia ai nepoti, non afferma tutti ifigme ti d'Romero, & degli altri poeti Greci, non efferfe non fiimuli pungenti* & acutìflimì{proni alla virtù ? TNon tenne l'i ftefio Cicerone ned orato– ne per SeSto Profeto, affermando, che tante cofe flagitiofe, <& (porche in dotte da Toethfofieropolle come vnimagine a noi dìnanii agli occhi,per laquale ci sforza/fimo di cangiar vita, & cofiumi?T^onfi ue deche ipoe– ti han tocco tutte le cofe principali della Christiana fede. T^on tocca Ma- rone la perfiona del padre in quel verfo. 0 pater omnipotens remmque aterna potefias? T^on tocca la creatione del mondo alla foggia che la tengono i Chrisliani • in quelli. Trincipio ccelum & terras. Lucentemque globum luna,Titaniaque astra Spiritus intus alit? . - • tocca Ouidio nel principio delle Metamorfofi la disiintione del' Cbaosinquel uerfo. , . / . Hanc Deus,&melior litem natura diremit? Non tocca Orfeo vetusti/limo fra poeti la generatione del figliuolo di Dio chiamandolo per testimonio di Lattantio,Trotogonon,che vuol dir, Gran primogenito^ Pbanita,cbe vuol dire apparente? ma tralafcio infiniti tuo gbi di poeti ; che fon conformi alla verità catholica, de' quali mi ricorda Antonio Ctonio Mancinellò farne vno Epilogo affai commodo, &fiufificiente.Ma Maudoe l di più qual cofia conuien più ai noflri predicatori che il verfo, dicendo Cor camelo nel ™ Tac ' lt0 > che il decoro poetico deue effere mafìimamente efiercitato Tacito, dall'or atore?lslon dice Theofrafio a queftopropofito,cbe la lettione depoe ti è fommamente gioueuole a tutte le forti d'oratori? onde fi iranno te bel deficrittionije uaghe fimilitudini,l'ornate camparationi, lo fide eloquen– te^ polite figure,& maniere del parlare,fie non da'poeti? Chi narrai fiat ti più egregiamente di loro?Chì dipinge meglio vna strage ? chi deferiue piùheroicamente vriimprefa?chi meglio colonfie ? cbimeglio imitai chi

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