GARZONI - La piazza universale - 1589
fl6 V 1 A Z Z Jt \ SantTiniquìcunque leges eplgramata vates, . Fac teneatbracbas fibula firma tuas. Maper contrariale ii Poeta ti vuol lodarci pianeti ti cedono, le sfiere tis'incbinano, gli orbi celesti curuan le vinocchias, i Deidei cielo ti ren- dono immortai e,alprimo a/petto Ter questo Horatio diceua.. Dignum laude virum Mufia uetat mori Calo Mufa beat. Il Toeta amico ti fa parer in fiapienza vriA dante, in prudenza vn Cioue, in facondia vn Mercurio, in fiplendore vn Febo, in fortezza vn Marte, in gloria, & grandezza vn rilucente fole. La lingua del Toeta illustra la tua bellezza a par della rofa, la gratia a par ài quella delle tre Charite diuine, la virtù te la donali eboro aonio, la leggiadria tè con- ceffia dalla Dea 'di Cnido, il valor tè imprefifo da tutta la Deità celeste, e quanto di buono, e di laudabil poffedi, o ebe legratie,o che il nipote d'A- tlante,o che ilfuperbo eboro, o che'l faggio motor dell'uniuerfo tei dona, e tei concede. Del Toeta portato come Europa da Gioite in cielo,poflo co– me Adriana tra le corna delie felle, collocato come Minerua nellap'm alta parte delT empio dell'bonore , rapito come Ganimede nelle delitie di tutti i Dei. Mentre il Toetafcriue le tue lodi, tu prendi l'ali d'aqui– la, ivanni altieri delTegafo , tattufifi nel fonte Cabalino,e fiorgi'mvn tratto fui monte di Tarnafo,o d'Helicona Che defideri più dalla pen– na delpoeta,cbefu miracoli talUche in vn fubito fabbafia nel centro del la terra,e in vnfubito t'alza per fin fopr al Olimpo ? Fedita forza del poe ta,cbe al recitar che fece Marone i verfi compofii (òpra ilfigliuol di Li- uia detto Marcello,arriuando a quello. Tu Marcellus eris, . Indufieper tenerezza estrema la mefehina madre avenir meno .Fer di la dolcezza, che Sofocle, è chiamato ape da'poetiper questa caufa : e bocca di Steficorofi dice hauer cantato i Bpfiìgnuoli per fina dolcez$a.Fe- di l'efficacia, che Thalete Toeta Lyrico fifioglìa co' uerfi dellafierità di Li curgo la gente Lacedemonia, e TirtheH accende i Sparti fuoi compatrioti col uerfo a tal furore di battagliale mettono infu gagli Utheni efiion.de Horatio nella fua arte poetica dice. Tirtbeusq; maresanimos in Mania bella Ferfibusexacuit, Fedì pur l'infinita forza del uerfio,che Calisto, e Circe, e Medea con efie? crabili carmi conuertiuanogli buominìin diuerfe fiere, & animali. Onde UT etr are a difife. TS(ullal mondo è che nonpofifano i uerfi Egli afipìdi incantarfianno in lor note. Etinun'altrafiefiinadice. lo
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