GARZONI - La piazza universale - 1589

•jfl * "P t U Z X Ji fio Tbeh ano, Giuuenco y Licentio Africano,. e. Fausto Gallo. gli Epitbalamij, tu. trouiHfaggio Salomone.l^e Treni,Hìeremia, e dopo lui Si monide Poeta ,TJe'Centoni, Taniponio,Proba moglie dA delfò^e Lau– ra Terracina.. Ideile fauole, Liuto, Andronico,jeTheodette. T{eMi– mi Gn.eoM.atio, Publio Siro, e Marco Marnilo; Quefli fondelli, che fanno nfttonar co'metriloro imonti, eie felue, che ìntonan gli ecebi nel l e ffielpnc.be, e fanno ribombare gli antri,e le grotte alstrepiiofo fiuono de Dattili, deSpondei,deIambi,deTroebé d''Anapefti,diTeani•', dAntipafihdiConanbi, dìIonici,& dìtuiialaca terua.de: piedi, co 1 quali fi fòrman'i uerfi efiametri, i pentametri ,.i liri– ci ,contanteffiecìedìTroeaijci,dattilici } fpondaici,anapefiici, d'anacrè- untici,, difapbici, d'Archiloici, di Cohfony, di Sotadei,iÌAficlepiadi, di, Simoni.def dimutifdi fidrucciòli, difcioltiper già,latitici, per. ode ,per binni, per epitaffi,per elegie, perfeflìne, per- ettaue,perdiftici,perjb:nettirper. cannoni, per madrigali, per motetth. per barzellette,per villanelle, e per mill'altre fdntafejouefi fd feruti nio dipiedi, dicefure,dìftUabe,dipMti,:dititoli,difi tismhdi coUifionhdi rime, & l'opra tutto dicampofiliàne, volendo iffierl-- mentar fe:neyoemifìtmuainumtkne,deco allegorie, siile, & modo conueniente alla gloriadel poeta,per fare una-, rìufcita eccellente daperfòna famofa, e non vufgare. Et queflobafit del– lelodi"dé "Poeti.: Ma perche Momo fidoglìerebbe s'ìonon- toccafflai. goffèriadi molti, e l inette tefiure-, chefanno alcunianatomisti dipoe- fìa,gli è fòrza ch'io dica quafit in un fiato tutti.gli biafmi, che, uengonoh datiaPoeti, concio fia che Arìfiotele nel primo della Metafifca,e Sene-- cartel primo debeneficijsg/i ' trattm dabugiardi; "Platon: nel Feo via. troppo fabulofi,, Horatio ifleffò, chefuToeta,.da troppo licentiofi dicen– do.. Pì&oritms atqu e poetìs quicUìbetaudìendì'iemper fiiìt sequ a p o t è - ftas.. Platone pur gli caccia della fùa Republica nel decimo libro di quel– la ; Democrito, chiamaIdpoefia una infamay Agoflinoj nel primo delle Confeffioniun uino d'errore ; Hierdnitnofópra il filmo fettuagefmofietti- •mofiómigiia le parole del poeta alle raned'Egitto ;Damafc ette deteflafùor, dimodo i n boccaidelChrifia.no le parole poetiche di Gioue onnipotente,. d'Hercole ,dÌTo!luce, e de gli altri numi toro. Gliantichì.Rpmanipertè slimonio di Gellio, &- di Catone cacciaronoì poeti di. Roma, chiamando lìpublicìaffaffini '.. Quinto Fuluioper questo-Mar co Catone tuffato gra- uemznte, perche , efendomandato per Confilo ih Etholia,, meno fico Ennio poeta: Gli Atheniefi ancora condannarono in: cinquanta diagme 'come perfàna^ix^Homer-Of,^qfeal'e £ chtamat/o\$ofofadi'mti ipoetì ». & poeta di tuttiififofofi ;;&fi fecero beffe diTitìeo.. diquefio modo tut– ti gli h uomini virtuofiparcbebabbianofchernito la poefia, imperoebe i

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