GARZONI - La piazza universale - 1589

poeti Tetrarchefihi, almeno trottano {oggetto, e parole affaiconuenie perche in vn tratto i.'affegnanaavna sfera come intelligenza, a vn V lo come va Cardine, avn'Orbe come vna stella, e ti fanno apparer "Stiloal Gange, e da Colpe, a Thile con fiana cofimografia tuttoillv.fire,e gloriofo. Terò tanto potrebbe bafiareintorno alle lodi de' buoni, & into no abiafimi de cattivi, & bugiardi poeti. Maparmi con tutto quefio efiere fuor di propofita, per Mufirar quefio Difierfi. mio poetico, & p prefiare al mondodefiderofo fempre di qualche nuovacofia, vnainfilito letto mefcbiato veramente di mirabil frutto,&giouamento , inferir qu dietro vna riffioslafiìngolareJùttaalsignor Antonio qiccobuQnohuom? nell'età najiradi fiorite spregiate lettere per oce afone d vnaElegia bel liffima altre volte campofia dall'egregio Maffain queft opera mia più v te laudabilmente nominato ^ondeeffendone vficita notabìlcontefia, com auuien&alettevati, potrafii da quefiariffofla, & da quel che il %icco- buono colfua felice ingegno potrebbe vn giorno replicare, guadagnar quefio auanzo,che molte cofe polite impararono quelli, che fi dilett poefia,& chanm liquefila profèfiione ripoflo ilguflodi tuttiipiaceri, & diporti lavo . Ilduello è veramente vnico, & lecofie àmiagiudicto degne dejjerealmoniopubiuatcyoltraebenetri^ feruano quei termini di modefiìa, che fono vfaù fra perfione ciuffi, naturo- loro benifiimo creatane il Ba[ccobuono bauràdarheuerper male che in quejfopera mia-fi trouiinfirta vna rijpefia tale ali obiettionì, ch egli fece alla compofitione del Mafia, effendo conoficiuto perhuomo tempra, che ade polìtifiime ragioniper la parte del Mafia, fi sforzata cauaxfuoridel meglio ( come fi final dire ) delia botte, ne vorrà pat gii oftacolifueipanificano dal campo con roffòre ^carnea un par fuo che propriamente ficomtenga.L'occafiane adunque della contefia-di qu due letterati procede dò-alcuni verfitdel Mafia compofli da lui per inu re i viatorialleffefieb'acque, & al fioaueripofiod'un finofonte, i quali ne fieffenàa mandati (comeftvedràphtabaffo )in manodel Biccobuono, furono ( non diròc enfitrati, per non ufar cefi Brano uocabuloinfì fel duélo)magjuàicatiin molte cefi non ilare alla copeìla ,. &peròquanto per queflagiudicio filafucceffio ,potrafisi ageuolmente per le cofe d penetrare. ondeporròimmediatamentel'ElegiadelMaJfa,& altri verfi d'alcuni ualenthuomini di nostra etàcirca questa occafione iffefifa, e obiettionì del Bi.ccobuono,efinalmete la riffofla, che da bei {piriti fi giudiciofra molteperfioneletterate(per quoto iintendelfifiarfio da quel

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