GARZONI - La piazza universale - 1589
L E T T E RA D E L R I C C O B O N Q . CLvlKJSSlMO SIC SEC Ì\ ET Z A±\IO. • ETìTO col Signor Tarthenio,Taolini,e Sforma, che i ver fi di V Sdariffimafiano degni di ogni lo– de; efe crede fi ,.che le tefiìmonian%e del fio va~ lorefidouefferopublicare,anch'io con qualche e- pìgramma mio vorrei tra' lodatori fuoi effer an- nouerato.Hora mi. baflerà effequìre ilfuo commatt damento; col farmi tenirda lei più preffe poco giudiciofo in cenfimare quello , che non merita cenfura , o correttione alcuna, che poco oh ediente. Eprima le dirò, che oueroi verfi fibanno davedere Hampati in qualche libro : ouerointar gl'iati in marmo. iSfel primo modo lodo la moltitudine di efff, mafima– mente cofì leggiadri, come fono : nel fecondo amerei, che nonpaffaffem il numero di dodeci, anchora che nonfi' feruaffe in tutto la legge diTta- tone, commemoratada. Cicerone nel fine del 2 . de legib. che quefle co- fé,le qualifiindirvzgano^viandanti, come epìtafq,efilmitiinficritti&r nì,nÒ pafiìnoquattro verfi, quosElegos appettauitEnnius. Che cefìfiàe- ue legger e,&non, come prima, Longos. Di talnumerofu quell'Epìgram r ma, che fi legge nelq- de gli Epigrammi Greci, fettefopra vn fontcche. eccetto quelli due pia famefi delmondofil Trufio circa Olimpo, & ilTi- thio, tutti gli altri fiuperaua,. tcus trfiu«r»s vJue-cus v-mtha (m , tLtàzKS^cLVTcu Al ^'ctAAsu fy-aircu, /«T* Trxftta,, x&'.piTÀrtprjjrav,- i/jiÀricieùivó^cuf H&TS yn7óJ 'e?. Trufienymphiscedìmus. Verum&ipfie. MelioreynobisvaleteTythiades. jlliAvero Qmnes,poJlTytbia,&Trufàm:», T^ofirisnymphiscediteT^aiades.. Rebbi due Ut fi di più quell'altro, fàttemeiefimamente d'un fonte 1.
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