GARZONI - La piazza universale - 1589
?s v i u z z a Filo He - tr a le genti, dica, ^ 'Religione effere vna menteretta, & fincera in Onde de- a l ! c . eilll ' ! . ne C0 f e ; F '^ oneHe ^ reo l<*nomini vn minefìerio,& uno offeqm riui que - chiaro&efpreffo. (fri vuol Serttio Sulpìtìo, che quatto nome ve fionome. ga à relegando , quafi che il religiofo col vincolo della pietà ftaligato, & Li;a-etio. annidato con Dìo : la onde Lucretio vsò quefio parlare di Scioglierei n S a b b o° * * & iie S ami d d l a 2 ^%K>»<?. MaffurìoSabino per ioppofnovuole,che Neceffi - ^ ? relinquendo , quafi che reiigiofi fia quella per fona, che per tì,StVdf ua fantità fia finestrata, & fegregata dall'altre. Marco Tullio, <&~ ìiù fua. Aristotile infime ban giudicato, the fia molto vtile, & neceffaria alli città, onde egli nella politica dice . Bifognache ilprencipepih che g altri app aia reucr ente verfo Iddio, per ciò che foppcrtanopià ìfitbditìil patire da huomim tali alcuna cofa-iniqua, & machinano meno cantr quel tale, quafi che egli habbiain fuadifefa ancora gliT>ei. Hor q sta Religione ( come confeffa anco Aristotile ) è per natura inferta mente negli huominUU chef uede chiaro da quefio , che quante volte qualche trauaglio rumiamo in pericoli, & paure Subitanee, fitbito avan ti che consacriamo altro , & ìnan%ì ogn altra elettione , ricorriamo à chiamare Iddio finfignandoci la natura, fimf altre maeflro, à chieder il dittino aiuto. Et già fin dal principio della creatione del mondo , Ca & zsfbele religiofamente facrificarono à Dio, benché il primo fi diporta fe triflamente, & iniquamente fece Ma Sncs fu quello, ch'in fììtuì il do, col quale fi doueffeinuocare. dopoil diluuio poi fumo date da m molte leggi di Religioni àmolte nationi ; perciò che leggefi che Mercu rio, ellRe Menna le diede àgli Egitti] ,Meliffo balio di Cioue à Creten- fi; Fanno, & prima di lui Giano a'Latini ; T^umaTompilio ammani; Mose & Aron àgtiHebrei; Orfeo a'Greci. Trouafi però fritto, the_j Cadmo figliuolo d'Agenore fu il primo, che diede à Cjreci, venendo d nicia, i mifiieri, & le folennitàdegli Dei, eonfecrationi defimulacri, gli Unni, le pompe, & le celebrità, con le quali s'honoranogli Dei. Que fio afferma-proua per nero EufebioTanfilo, néfuoi libri de Prapara tioneEuangelica ,chemai fu natione alcuna così barbara <&fiera,nedi coftumicosìperuerfi&beftiali, chenonhaueffeinfe qualche fiintilh di EuTebio. gigione, & di culto verfo Idiìo,parendo( come ho detto già ) che la n tura dafieiìej]"al'in fogni, & dimofìri à tutti . Onde Cicerone in vna fua oratwne dice . Qui s aute m cu m ìufpexerit in cadum , Deo s erte nonfentiat ? & e a , qua: tant a ment e fiunt u t vixquifqua m art e vlla ordine m rerum,acviciffitudine m profequ i pcflit,cai u fieri putet ? Ecco i primi gli Egitti], che folkuando gli occhi in alto , & marauiglian dofi del moto, dell'ordine, della qualità delle cofe celefii, penfarcno c Sole, & la Luna foffero Dei, chiamando quello Orfiri,& quefla ifìde : il rito loro in tale adoratione era tutto cafio, tutto puro e fincero, & to d'ognifuo fcropulo di crudeltà, non fi ftargendo ancora il fangue des
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=