GIAQUINTO - Cucina di famiglia e pasticceria - 1931 copia
127 Arigusta o Aragosta Crostaceo mol to appetitoso, ma estremamenet i n- digesto: perchè questo gambero mar ino possa avere tutti i requi s iit r i chiesit dai buongusta,i è indi spen- sabi le che sia cotto v i vo. Acqui s tandool morto, oltre ad avere un cibo sca- dente, voi potete anche t rovar lo immangiabiel per- chè non sapete da quanto tempo sia morto. La cottura var ia secondo la sua grossezza, ma in genere un ' angus ta di mezzo kg. deve bol l i re alme- no un quarto d' ora. Met tete dunque sul fuoco una casseruoal abba- stanza grande da potervi immergere il crostaceo; in essa metterete del l ' acqua sufficiente a r i copr i r l o. App e na l ' acqua bollirà, metteteci una manata di sale e due o tre cucchiai di aceto, poi prendete la ar igusta per le corna, immergeteal subito ne l l ' acqua in ebol l izione e coprite immedi tamenet la casseruola. Fa te bo l l i re rego landovi su quanto dissi più i n- nanzi, e dop o fatela freddare nel lo stesso l i quido in cui fu cotta, poi con un tr inc iante la dividerete per metà in tutta la sua lunghezza, togl iendone il bude l- lo del lo sterco che sta nel mezzo, e quel deposito terroso che t iene nel lo stomaco, guarni teal di prezze- molo e servi te da parte de l la salsa maionese. Arigusta al la Diavolo Sc i ogl i ete in un piat t ino una cucchiaiata di sena- pe inglese, un pizzico di pepe bianco, un pezzetto di peperoncino tr i to insieme ad un tr i to di prezzemool
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