GIAQUINTO - Cucina di famiglia e pasticceria - 1931 copia

21 Si lavano bene, si sbol lentano pr ima, si str i z- zano e si mettono a cuocere nel brodo. A ir ul t imo vi si aggiungono dei pi se l l iin e dei crost ini di pane del la stessa forma degli erbagg i. Quando però questi erbaggi fossero freschi e te- neri vai megl io - invece di sbo l l entar li - di faril sof - friggere in una casseruola con un pò di burro e sa- le, e poi bagnar li di brodo. La julienne trattaat casi riesce più gustosa. Minestra cTuova filate (Dose per 5 0 6 persone) Ponete in una terrinetta concava, o in una taz- za grande da caffè e latte, due cucchiaiate (da boc - ca), piuttoste colme di far ina fina, un pizzico di sa- le, una pi cco l i ss ima raschiatura di noce moscata ed una presina di pepe bianco, aggiungete due uova e mischiate bene con un mestolo e con una pi ccola frusta in ferro finché il composto divenga l iscio co- me il vel luto. Es so non deve essere nè troppo denso nè ec- cessivamente l i quido, se ciò fosse, correggetelo o con un cucchiaio d' acqua e con un altro pizzico di far-i na, intanto avrete messo la quantità di brodo neces- sario per la zuppa a bo l l i re in una casseruola ; a p- pena al za bol lore mettete la casseruola su ir angolo del fornello perchè bo l la solo da una parte, poi pren- dete un foglio di carta pergamena o al tra simi le ma consistente, fatene due cartocci, in ciascuno dei qua- li metterete (uno per vol ta s' intende) la metà del composto. Chiudete il cartoccio, spuntate un pochino la punta di esso, quanto passi un filo di pasta gros- so come un capel l ino, e questo filo farete cadere

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