GIAQUINTO - Cucina di famiglia e pasticceria - 1931 copia

271 superficie dei gambi stessi, lavateil bene, poi mettete sul fuoco una padel la con un pochino d' ol io ed uno spicchio d' agl i o; appena questo incominc ia a soffrig- gere, levateto, poi mettete nel la padel la i f iori con un po' di sale e pepe, coprite la padel la, fate stufa- re a fuoco moderato, e quando son cotti e la loro acqua si è asciugata, serv i te l.i Pizza di scarola al la napoletana Impastate 260 gr. di farina con un pezzetto di l i e- vi to di b i r ra e sale sciol ti in acqua t iepida, formatene una pasta come quel la del pane, poneteta a l i evi t-a re in un posto, coperta. Mondate e lessate 4 0 5 piante di scarola, poi sgrondatele, premetele, e pone- tele ad insapor i re con ol io, poc o agl io tr i to, acciughe t r-i turate ed alcune ol ive nere di Gae ta disossate. Spianate poi la pasta allo spessore di mezzo di to formandone un grosso disco che adagerete su una tegl ia unta di strutto. Su lal pasta distendete i l com- posto di scarola ben l ivel lato, cospargete sul la super- ficie un po' d'ol io fino, e ponete la pizza in forno di calore vivace per c i rca 20 mi nu t.i Scaro la al la certosina Mondate e lavate bene la scarola, pr i vando la del le foglie dure e del torsolo, e mettetela a sgocciolare. Intanto metterete de l l' ol io di o l i va in una casse- ruola più l arga che al ta, (un paio di cucchiai per ogni 4 0 5 piante di scarola), aggiungete uno spie- stagnato, V acido corrode e porta con se o una parte del piombo contenuto nello stagno stesso, od in parte del rame; anche la latta le comunica talvolta cattivo gusto.

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