GIAQUINTO - Cucina di famiglia e pasticceria - 1931 copia
499 restr ingere in un recipiente Y acqua salata che r ima- ne del gelato, poi distendere i l sale che ne estrae, si fa asciugare in stufa o al sole, e si serba per un' al t ra vo l ta. Ques ta crema invece de l la va ini g lai si può profu- mar la con corteccie di aranci, mandar ini, l imon,i ma adoperando la sola epidermide e togl iendo loro con un col tel l ino, là parte bianca che vi è aderente. Queste corteccie bi sogna mettervele quando si leva la crema dal fuoco e togl ier le una mezz' ora dopo che vi sono state in fusione. Bi sogna però che siano sbucciate di recente e da frutta freschissime, poiché, in caso diverso, esse comunicherebbeor catt ivo gusto al gelato. Do po fatto il gelato, qua l ora non dovesse esse- re servito subito, conviene r inforzar lo, ciò che si ot- tiene mettendo ancora del ghiaccio salato intorno al le pareti de l la sorbett iera, e facendo sgocciolare la pr ima acqua. Gelato di crema al caffè Per 7 0 8 persone fate tostare gr. 75 di buon caffè e così bol lente c om ' è, gettatelo in un rec ipien- te piuttosto grande in cui vi sia mezzo l i t ro di latte caldissimo ; ponete sul recipiente un fogl io di carta bianca, chiudete col coperchio, poggiandool sulal •carta e lasciate cosi la fusione per raffreddars.i Dopo una mezz' ora passate la infusione at t ra- verso un pannol ino ed aggiungete al tro latte fino a raggiungere la quantità di 4 quinit di l i t ro. Ciò fatto mettete in una casseruola, pul i t i ss ima 7 rossi d' uovo e 230 gr. di zucchero fino, aggiungete 2 cucchiai d ' a c qua e lavorate bene i l composto com
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