GIAQUINTO - Cucina di famiglia e pasticceria - 1931 copia

524 Marmel lata di melone Bi sogna prendere dei me loni mol to ma turi ta- g l i a r li in pezzett i, togl ierne le buccie e le semenz e e col locar li in una bass inel la su fuoco moderato per farli l iquefare. Do po si lasciano sgocciolare alquanto su uno stac- cio, perchè get t ino un pò d' umidità, quindi si pas- sano al lo staccio, g l i si unisce un chi logrammo di zucchero per ogni l i t ro di po lpa passata. S i pone la marme l l ata sul fuoco, sempre agi tando, e si finisce come la marme l lata di albicocca. Marmel lata di mele ranette Si spaccano le mele in 4 par t i, si sbucciano e se ne togl ie la parte dura aderente ai semi ; man mano che si sbucciano le mele, si debbono gettar e in un grande recipiente pieno a metà d' acqua fresca ed in cui v i s ia stato spremuto un pò di l imone, e ciò per impedi re alle mele di annerire ; poi si tagl iano in fette di c i rca mezzo cent imetro T una, si col lo- cano in un tegam e di rame, v i si mi schiano 800 gr. di zucchero pisto, e volendo v i si aggiung e un poco di va ini g l i a, si bagnano con due cucchiai d ' acqua e si pongono a cuocere su un fornel lo mo l to ardente, g i rando le cont inuamente con un mestolo per impe- di re che si attacchino al recipiente. Si fanno cuocere finche saranno diventate una po l t i g l ia densa, poi si tolgono dal fuoco, e ci si grat ta un poco di bucc ia fresca di l imone. Si r iempiono poi dei barat to li di porce l l ana o di

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