GIAQUINTO - Mangiar bene per vivere bene - 192 copia
Alimentazione liquida nel tifo. Lat te : appena alzato i l pr imo bol lore sia messo a raffreddare, e solo al lora venga somministrato. Per la quantità può variare da mezzo l i t ro a due nel l ' adul to, e ad uno nei bamb i n i, in relazione di quant ' al tro viene somministraot durante i l giorno e durante la notte. Nei casi gravi la dieta consiste quasi sempre esclu- sivamente in latte, ed a l l ora può superare anche i due l i t r,i se i l malato l i tol lera. Ri guardo al modo e al tempo di somministrarol preferisco le dosi piccole e frequent i. Potete aggiungere al latte dei pezzetti di ghiaccio e f arveil l iquefare ; nei casi poi di into l l eranz,ap r ima d i decidervi a sospendere i l mi g l i or cibo per i l malato, t en- tate l 'unione di un po' di caffè nel latte freddo, ovvero aggiungete qualche cucchiaio di acqua carbólica, o di qualche acqua aromat ica (menta, finocchio, ecc.) qua -l che cucchiaio di cognac e somministrateol a dosi mi no ri e più frequent i. Caffè : ottimo per rialzare le forze cardiache, va, dato, dietro consigl io del medico, naturale o con ghiac- cio, o con latte, ma sempre freddo. Brodo : anche i l brodo deve esser freddo, e senza aromi di sorta, e sia ben sgrassato. Di manzo, di v i t e lal o di pol lo che sia, dobbiamo r -i cordare che (contrariamenet a quanto si crede) i l brodo non è affatto un nutr imento di valore ; esso contiene ap- pena i l 3, ed al massimo i l 6 per cento, delle sostanze azotate che sono ne l la carne, in conseguenza di ciò, quando è possibile, non si r iduca a solo brodo la dieta del malato, poiché da questo non riceverebbe un n u t r-i
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