GIAQUINTO - Mangiar bene per vivere bene - 192 copia
rebbe megl io i n una vaschetta pu l i t a. Questo lavoro deve essere fatto i n un baleno, ed ha per scopo di far sentire al pane due impressioni momentanee una dopo l ' a l t r.a Si preme forte subito i l pane, senza deformarlo, prendendone un pezzo a l la vol ta ne l la mano destra, e si pone ad asciugare su un tovagl iolo. Dopo si ricopre di uova sbattute come l ' al t ro. Meg l io è preparare i l pan dorato in anticipazione per dar gil tempo di assorbire l 'uovo (1). Un quarto d'ora pr ima di mangiare^si mette sul fuoco una padel la con molto strutto, ed appena questo sarà tiepido, mettete i pezzi di pane, r i vo l tandoil (appena saranno un po' rassodati) continuamente. Il pan dorato deve friggere molto adagio e deve stare sul )fuoco almeno dieci mi nu t,i perchè i l calore possa penetrare grado a grado fino nel mezzo, e renderlo soffice. Un pan dorato ben fatto dev'essere internamente vuoto come un bignè, e questa perfezione non si ottiene quasi mai col pr imo metodo. Quando è f r i t to di bel colore si sgocciola sopra un pannol ino, ci si mette su un al tro pochino di sale e si mangia, badando di farlo raffreddare. Pan dorato dolce. Mettete i n un tegame delle fette di pane fresco, di qualità fina e senza crosta, alte c i rca un centimetro, lunghe tre e larghe due. Bagnate questo pane leggermente, con un pochino di crema sciolta calda (o latte), i n cui v i sia un po' di zuc- chero ed un paio di rossi d'uovo stemperati. (1) Ri c o rdaris che ne l l ' uova sbattute b i sogna sempre met terci un p i z- zico di sale,
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