GIAQUINTO - Mangiar bene per vivere bene - 192 copia

! 1 — 67 — Ma sono stupide e cieche queste famigl ie perchè non si accorgono che così facendo procurano a loro ed ai figliuoli una infinità di ma li e d i pat iment.i E una verità dolorosa a d i rsi d'altronde, che da noi si fa poco caso a ciò che si mangia, e non si dà che una importanza mi n ima a l la grandissima funzione de l l ' a l-i mentazione. > A h, vorrei che i n ogni casa fossero scritte a let- tere cub i tail queste sante massime del dottor Paolo Ma n - tegazza : Ve lo ripeto per la centesima volta, ma non mi pento della mia ripetizione; fate economia di tutto il resto, ma non nella cucina. Di quando in quando con- cedete al vostro povero stomaco una vivanda nutriente; • • di quando in quando date un buon desinare ai vostri figliuoli. Vestitevi di per callo e non portate calze, ^ma mangiate la carne alla domenica. Uenergia dei muscoli, senza cui non si può lavorare, la chiarezza delle idee, senza di cui non si può pensare ; la serenità dell'animo, senza di cui si bestemmia contro la vita, escono proprio dalla cucina, e chi mangia meglio lavora meglio, pensa meglio, è più lieto, campa di piti. E quest 'altar : In casa del povero il denaro meglio impiegato è quello che si dà al beccaio e al fornaio. Non si deve mai comperarsi un abito di seta ne un letto elastico tinche non si mangia, almeno una volta alla settimana, un po' • di carne o un piatto d'uova. Erpet ic.i G li erpet ici debbono pr i varis de l la carne d i porco fresca o salata che sia, degli alcool ic,i dei f ungh i, dei cet r i o l,i delle uova d i pesce, dei condimenti pi ccant,i dei crostacei, dei f r u t it d i mare, e del l 'acqua d i Sel tz. • • -

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