GIEGHER - Li tre trattati - 1639 copia

femore rìgide , e dure ,quafi che foffero pah, o baflom ,ma bifiogna^ fhodarle tratto fratto , e muoverle con bel garbo , e leggiadria..,. *T>eefì parimenteafìener di fare atti, o mouimentifcon ci , e difformi con la bocca, o con qual fi njogliaaltra parte del corpo,- imperocché sì fatti mendi fin caufa, che quantunque tarte fua per altrofa ra- ra, ed eccellente, poco, o niun conto di lui njenga tenuto. *Dee fi- nalmente conogni fi udìo guardar di non lafciar cader dallaforcina• la roba imbroccata, ne manco far svolar qualche cofa in trinciando fotto la tauola,per non dare alleperfine materiadi ridere, ed a fi. Beffò occafìon darroffare, con danno, e prcgiudictoelfreffo del fino onore} e riputatone : mafie pur per difgra^ia, la qualfiempremai c apparecchiata,tal co fa gli accadefje, non fi dee perciò punto per- der d'animo s ma coprendo con qualche bello, e leggiadro motto il difetto, continuareintrepidamente.^ l'opera cominciata^. Di

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