Hospitale_ocred
108 Note ! Secondo una metodologia codificata da Gustavo Giovannoni in un celebre saggio pubblicato nel 1939 sulla rivista “Palladio”. Vedi anche: M.Ricci, Autonomia ed eteronomia della storia dell’architettura, in M.Ricci (a cura di), Storia dell’architettura come storia delle tecniche costruttive. Esperienze rinascimentali a confronto, Venezia 2007, pp.15-17. 2 L.Grassi, “... il glorioso albergo de’ poveri di Dio sotto Francesco Sforza, duca quarto dì Milano...”, in La Ca” Granda. Cinque secoli di storia e d’arte dell’Ospedale Maggiore di Milano, catalogo della mostra, Milano1981, pp.23-43; G. Marcolini, Una forma per la carità. Il “Grande Albergo dei Poveri” di Modena, Roma 2003, passim; G.Canali, V.Savi, Parma neoclassica. Architetture e città dai primi ai secondi Borboni, in V.Banzola (a cura di), Parma, la città storica, Cassa di Risparmio di Parma, Parma 1978, pp. 203-275; B.Adorni, Parma rina- scimentale e barocca. Dalla dominazione sforzesca alla venuta dei Borboni, in V.Banzola (a cura di), cit., pp. 167-168; G.Canali (a cura di), L’Ospedale Vecchio, a cura della Cattedra di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica di Parma, in “Parma Realtà”, 18 dicembre 1978, pp.2-77; M.0.Banzola, L’Ospedale Vecchio di Parma, Parma 1980, passim. Un importante lavoro di raccolta e di analisi dei documenti e delle fonti, non pubblicato, è L’Ospedale Vecchio di Parma: storia, archeologia, immagini, proposte, ricerca di A.C.Quintavalle, A.Calzona, C.Taddei, S. Babboni, Università degli Studi di Parma — Dipartimento dei Beni Culturali e dello Spettacolo, ds., 2006 (?), in particolare la parte curata dalla Taddei. 3 Calcolo fatto per ogni singolo braccio partendo dal pilastro posto al centro del Sottocrociera. Il braccio di Parma è pari a 0,545 mt. 4 Inizialmente lungo 15 campate destinato a favorire un uso mercantile, era caratterizzato, secondo la tradizione medievale, da numerose botteghe, poste al piano terra le cui pigioni assicuravano un introito sicuro alle casse dell'Ospedale e costituivano, come già più volte evi- denziato, l’ottima cerniera di collegamento tra i due luoghi. 5 M.Dall’Acqua (a cura di), L’ossessione della memoria. Parma settecentesca nei disegni del conte Alessandro Sanseverini, catalogo della mo- stra, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Parma 1997, dis. a pag. 362, 365. Si ritiene importante sottolineare che per l'individuazione di preesistenze sarà utile il ricorso allo studio delle murature attraverso un’analisi archeologica degli elevati. 6 Interi corsi in ciottolo di fiume di varie dimensioni sono distinguibili in più parti della muratura esterna. ? I giunti sono di circa 1/1,5 cm e si caratterizzano per una malta color grigio chiaro di calce poco idraulica contenente calcinelli (residui di calce non ben cotta) grossi ma dal buon rapporto legante/inerte pari a 1:3. Queste informazioni attestano l’importanza dell’apporto plu- ridisciplinare e il confronto degli stessi con i dati storico-documentari. 8 F.Tonelli, L'architettura parmense fra ‘400 e ‘500, il chiostro della badia e il cortile del castello di Torrechiara, in ETonelli e B.Zilocchi (a cura di), L'abbazia benedettina di Santa Maria della Neve a Torrechiara, Parma 2009, pp. 88-89; relazioni di ing. A.Moretti e arch. F.Carleo allegate al progetto, Complesso dell'Ospedale Vecchio. Distretto della Memoria Civile e Popolare. Progetto di recupero e riqualificazione archi- tettonica della Crociera per la trasformazione in Galleria Culturale Urbana — Progetto Definitivo, Relazione tecnica illustrativa; in deposito presso Parma Infrastrutture S.p.A.. ° Come attestano i progetti conservati nel fondo ASPr, Ospedale Maggiore-Rilievi del 1901. In alcuni casi, i pilastri del Sottocrociera, in particolare nella manica nord, sono caratterizzati da graffiti di cui non è stata ancora data nessuna interpretazione. Sulla destinazione d’uso degli spazi liberi attorno alla Crociera, e sull’organizzazione dei cimiteri funzionali all’attività dell'Ospedale, si rinvia all’esauriente studio di E.Venturi Alvino, La storia dei cimiteri dell'Ospedale della Misericordia, in E. Venturi Alvino, (a cura di), /l tempo della pietas e il tempo della scienza, Parma 2015, pp. 61-119. Per ulteriori approfondimenti si rinvia all’approfondito saggio qui pubblicato di M.0. Banzola. 1° M.Dall’Acqua, cit., pp. 331-362/365 e tavv. 138-140. !! Collegato al centro della crociera da uno stretto corridoio laterale posto a fianco dell’Oratorio Nuovo ancora oggi percorribile e terminante verso nord con l’elegante scaloncino con archi uniti da capitelli a goccia in pietra arenaria ora appartenente al blocco della Biblioteca Civica. 1? Possiamo avere un’idea della struttura probabilmente allestita nelle Infermerie dell'Ospedale Vecchio nel disegno raffigurante l’Inferme- ria degli Incurabili del Sanseverini e riprodotto in M. Dall’Acqua, cit., pp. 331-362/365 - tavv. 138-140.
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