Hospitale_ocred

Riflessioni molteplici e discontinue sul progetto installativo “°Hospitale” Studio Azzurro La nostra attività, iniziata più di trenta anni fa, sulle mostre e sui musei, tematici e storici, poteva sembrare all’inizio, una semplice conseguenza di ciò che stavamo sperimentando nel campo artistico, in particolare in quell’ambito di ricerca spinoso e contrastato che riguarda i linguaggi tecnologici. Questo operare ci appariva come una naturale estensione di ciò che si generava tra le esperienze che promuovevano l’interattività, la sensorialità come occasione per comunicare e innescare nuovi processi partecipativi ed espressivi. Nulla ci faceva pensare che a distanza di diversi anni e dopo molteplici esperienze, la realtà si mostrasse assai di- versa se non addirittura ribaltata. Vale a dire che quest'avventura ci ha portato a confrontarci così intensamente con i valori della memoria, della co- noscenza, del territorio e della necessità di relazionarsi con un pubblico allargato, da indurci a correggere, ancora una volta, e in modo determinante, il nostro cammino artistico e il nostro modo di pensare l’arte e di proporla. I due percorsi, vissuti all’inizio come paralleli, si sono via via intersecati, si sono sovrapposti. Ora forse sono tutt'uno. Oggi, quando pensiamo a una mostra o ad un museo multimediale ci appare l’idea di un laboratorio, un organismo vitale che sa dialogare con le persone parlando la lingua della nostra epoca e che sa trasformarsi interattivamente nel confronto e nella partecipazione, così come sa proporre una “visione” in continua evoluzione senza però cedere a soluzioni d’intrattenimento immediato. Gli spazi di queste realizzazioni, diventano così luoghi dove ritrovarsi e ritornare. Dove vivere un’esperienza unica e irripetibile altrove. E viverla come in un racconto, un film espanso. Ecco, forse per delineare più chiaramente il cambiamento cui stiamo partecipando, si potrebbe sintetizzare dicendo che si sta passando dall’importanza e dal valore dell’oggetto, del reperto o degli spazi e delle architetture, al fascino del loro racconto, della loro storia, alla narrazione che il loro stato evoca. Una narrazione aperta, molteplice e discontinua, come impongono i linguaggi, gli strumenti e la cultura immateriale della nostra epoca. Tecnologia dunque è una sfida inevitabile, ma anche una straordinaria opportunità. Offre efficaci strumenti che per- mettono di raccogliere, ordinare ed esprimere dati, con modalità inedite in altre epoche. Si manifesta nel linguaggio multimediale che dà vita al racconto in modo cinetico, fluido e coinvolgente, ma soprattutto è la lingua con cui co- munichiamo oggi, che sta dentro i nostri immaginari e si traduce in nuovi comportamenti. è l’origine dell’inevitabile 111

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