Hospitale_ocred

mediatizzazione che stiamo subendo da anni, ma se rovesciata ci permette potenzialmente di riconnetterci a un sentire comune, un tramite per dialogare tra diversi e lontani, come non avveniva da secoli. Una lingua che richiama come analogia la cultura dell’oralità su cui erano poggiati il pensiero discorsivo e le sue caratteristiche: indeterminazione, ripetibilità, immediatezza, simultaneità, frammentazione e connettività. Le persone hanno bisogno di rapportarsi a questa lingua per ritrovare familiarità, per capire e per esprimersi, per dar forma all’invisibile o per riscoprirne il suo valore: in una mostra o in un museo, per intenderci, non basta più mostrare i cocci di un’anfora, ma occorre far immaginare il gesto o la vicenda che li hanno generati, dando spazio , , , = gg É {dl Ae SG A _ 7 1% proprio all’invisibile. | _ % me È ZI ; È TE € C74 7 iL | 24° ty ivan fl 7 | i x , DI DT = na Ss DIVA NI UM AAA ) LEZZA G Ad | } = AAA, 7, ; VIA / 4 4) 4) 2 " LG L | l UR z g7 e 1, e Î } /° 7 << _MAELASLG vl 1074 _ WI c e 1. MLESSO z IWyX/ AA 4 “WENTORE BARA Vf poi 23 ” 7 dimento suore susevzai WEA 112

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