Hospitale_ocred
7. L’architetiura dell'Ospedale Vecchio Il 1471 è un anno decisivo, si riuniscono gli ospedali minori e si accentra tutto nell’Ospedale Grande “Rodolfo Tan- zi”. Ci sono nuove esigenze, si ricostruisce con una nuova mentalità, con un’architettura non più medievale ma ca- pace di rispondere a nuovi bisogni. In quegli anni architetti come Leon Battista Alberti riflettono sui nuovi ricoveri della salute pubblica, seguendo e insieme costruendo il pensiero dell’Umanesimo. Il portico dell'Ospedale Vecchio, insieme alle botteghe, si affacciavano sulla via Emilia con rigore ed eleganza. È uno stile che appartiene alla cultura che ha dato vita anche alla facciata della “Cà Granda” di Milano progettata dal Filarete. L'architettura dell’Ospedale Vecchio dialoga con le mode e i gusti delle varie epoche, la struttura con i palazzi della città. Nel 1476 l’ospedale come lo conosciamo oggi fu realizzato da Giovanni Antonio da Erba, i tetti e le volte di tre navi dell’ospedale da Gaspare Fatuli. Nel 1500 si appaltò a Bernardino Zaccagni di Torrechiara, la costruzione di un primo piano rispetto alla costruzione originaria. Guardati attorno, nella sua architettura si legge la storia di questo luogo e del suo destino. L'ospedale era anche un luogo di commercio, le sue botteghe sotto i portici erano funzionali alla sopravvivenza del popolo che qui trovava il necessario non solo per curarsi. C'era pure una grande farmacia. Il Catalogo dei medica- menti pubblicato a Parma nel 1772, oggi si può consultare in Biblioteca Civica, c’informa delle medicine prodotte, usate e vendute, dei rimedi semplici e i composti galenici e chimici in uso nell’Ospedale. Fu proprio in quegli anni che si rafforzò l’alleanza tra l'ospedale e l’Università di medicina, con ricerche sul corpo umano. Il tutto durò fino agli anni venti del Novecento quando fu costruito e inaugurato il nuovo ospedale, più grande, coni viali e i padiglio- ni. Così l'Ospedale Vecchio, dopo secoli, andò in disarmo e diventò per decenni sede dell'Archivio di Stato. La facciata e i portici dell'Ospedale Vecchio nel 1984 (ph. Roberto Spocci) 137
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=