Hospitale_ocred
18 Dalla crisi dell’Impero alla rinascita del sobborgo La decadenza politica, sociale ed economica dell’Impero romano di fine III secolo d.C. determinerà il progressivo e inarrestabile degrado delle domus, dei terreni coltivati, degli spazi cimiteriali e del funzionale sistema idrico che alimentava la città. La crisi colpirà pesantemente l’intero Oltretorrente, che ritornerà alla sua condizione originaria di area agricola riservata al pascolo e alla pastorizia. Due secoli più tardi, Teodorico il Grande cercherà di porre fine all’incuria del territorio disponendo i primi interven- ti di recupero e risanamento, che vennero realizzati recuperando i materiali di risulta di ville e necropoli”. Mentre dalle calcare, nelle quali venivano bruciati gli splendidi marmi ornamentali della città romana, si ricaverà calcina e malta per le costruzioni. Contemporaneamente una buona parte dell’area, ingrandita in epoca imperiale per adibirla a nuove sepolture, verrà riqualificata e restituita all’antica destinazione cimiteriale. Lo testimonia il ritrovamento di alcune casse lignee nello slargo di Santa Croce e quello di una tomba a cassone, contenente almeno tre deposizioni rinvenuta nelle vicinanze di piazza Corridoni?. Peculiarità e prerogative della zona ad occidente del centro cittadino, che in seguito si identificherà come in Caput Pontis (Capo di Ponte), erano quelle di trovarsi in prossimità dello snodo stradale in direzione dell’Appennino, un percorso che si integrava con le grandi vie consolari. Il tracciato, poi rivitalizzato da bizantini e longobardi, durante il periodo medievale assumerà una notevole rilevanza per il passaggio di traffici commerciali, ma anche per la sua importante funzione devozionale. Non a caso, proprio in questa area, quindi in posizione extra moenia, agli inizi del Mille sorgerà il convento e l’an- nessa chiesa dedicata aiSanti Gervaso e Protaso, ai quali fa menzione nel 1028 anche San Pier Damiani quando era giovane studente a Parma. Il complesso, demolito dai Farnese nel 1546, verrà sostituito dell’imponente edificio intitolato alla Santissima An- nunziata, detta popolarmente Basilica del Paradiso, realizzato, insieme ad altri, nell’ambito di un ambizioso piano i ampliamento edilizio, che si rivelerà determinante per la crescita economica dell’intero quartiere. d l to ed c le det te per ] t dell’inte quart Il primo sviluppo urbanistico del Capo di Ponte Il sostanziale inurbamento del Capo di Ponte avverrà dopo la terrificante inondazione dell’inverno del 1177, quando il torrente aveva prima invaso e poi devastato l’intero percorso cittadino attraversato dalla via Emilia.
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