Hospitale_ocred

48 completamente ristrutturati dall’architetto Nicola Bettoli, nel XIX secolo.?° È quindi inesatta la suggestiva ipotesi seguita da alcuni studiosi, secondo cui il portico quattrocentesco avrebbe compreso altre sei arcate verso est, scom- parse poi durante gli interventi ottocenteschi. Piuttosto raro nell’edilizia residenziale parmense, il portico è elemento caratteristico comune alle facciate di molti ospedali rinascimentali e rappresenta la mediazione tra lo spazio privato e quello sociale. Esempio emblematico in questo senso è il fiorentino Ospedale degli Innocenti del Brunelleschi. Il portico assume una funzione urbana anche nell’Ospedale di Parma che, pur non affacciandosi su una piazza, prospetta comunque sul più importante asse ur- bano e territoriale, la Strada Maestra di Santa Croce, tratto cittadino della via Emilia. Caratteristica distintiva del nuovo progetto è la tipologia impiegata per l'Ospedale Maggiore, con disposizione della pianta a forma di croce. Questo impianto offre il vantaggio di una facile sorveglianza delle corsie da parte del personale, e avvicina l’ospedale parmense ad analoghe strutture quattrocentesche. Presentano planimetria cruciforme gli ospedali delle principali città lombarde; tra questi il massimo esempio è rappresentato dalla doppia infermeria a croce dell'Ospedale Maggiore di Milano del Filarete, detto la Ca” Granda, fonte d’ispira- zione per molti progetti successivi.‘ Anche Parma, facendo parte del ducato Sforzesco, ricadeva nel raggio d’influenza culturale milanese, dove ha, probabilmente, trovato il criterio ispiratore del disegno per il suo ner Îadipotto dll'Epriate Solta etto V a raso degl Cmebti den. (hinsa Prospetto dell’Ospitale della Misericordia e Pro- spetto degli Esposti, fine sec. XVIII-inizio XIX (Archivio di Stato di Par- ma, Raccolta Alessandro Sanseverini, vol. I, 24)

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