Hospitale_ocred

ospedale cittadino proprio nel progetto del Filarete, emblema della più avanzata architettura ospedaliera del sec. XV. La più precisa definizione tipologica per le costruzioni ospitaliere, che, con l’affermarsi del nuovo spirito umani- stico, vede architetti e trattatisti quattro-cinquecenteschi dedicare le proprie attenzioni progettuali alla creazione di veri e propri edifici monumentali, costituisce la traduzione in termini materiali della crescente autonomia istituzionale ed amministrativa che l’ospedale va assumendo in epoca rinascimentale. Al miglioramento della composizione architettonica, corrisponde anche una certa ricerca di soluzione per i problemi funzionali, come, ad esempio, la separazione fra uomini e donne; nelle ampie corsie persistono ancora, però, notevoli criticità, come la mancanza di riscaldamento, e gravi carenze igieniche, dovute, soprattutto, alla promiscuità di malati affetti da morbi di diversa natura. Dal 1540 circa, l'Ospedale Grande di Parma comprendeva due sezioni, entrambe con propri regolamenti e ammi- nistratori. L’Ospedale della Misericordia, che occupava l’infermeria a croce ed i locali ad ovest, era composto da quattro reparti per infermi, inferme, feriti ed orfani, mentre l’Ospizio degli Esposti o di Rodolfo Tanzi, che utilizzava la parte est su strada e a lato del chiostro, era destinato ai soli bambini abbandonati. Ben presto i locali del complesso ospedaliero diventano insufficienti per le crescenti esigenze di entrambi gli enti assistenziali. 49

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