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72 Cugini e la fondazione dell’Ospedale dei Bambini di Parma, in ASPP, IV serie, LII, 2000, pp. 505-512; La nascita della pediatria a Parma, in M.0. Banzota, L. FARINELLI, R. SPocci, 2003, cit., pp. 261-278. " Essendo necessario, per ragioni igieniche e precauzionali, separare gli ammalati affetti da tubercolosi dagli altri ammalati nell’Ospedale Civile, era stato costruito, tra il 1905 e 1906, a spese della Cassa di Risparmio di Parma, Il Padiglione degli Infettivi e Tubercolotici, in luogo aerato e igienicamente adatto, nei pressi del Giardino Pubblico, a Barriera Santa Croce (cfr.: Cento anni di vita della Cassa di Risparmio di Parma (1860-1960), a cura di E. CARRA, Milano, 1960, pp. 149 e 150, e 125 anni della Cassa di Risparmio di Parma, a cura di V. Banzo- LA, Parma, 1985, p. 26.. nn. 61 e 63). L'edificio ospita oggi una parte del dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma (Cfr.: M.0. BANZOLA, 2017, cit., p.83). 7 Anche la città era ancora racchiusa nella stessa cinta muraria del XIV secolo, rimasta quasi inalterata dall’ultimo ampliamento visconteo, che aveva fatto assumere a Parma quell’estensione che non muterà fino alla fine dell’Ottocento. È infatti nel periodo successivo all'Unità d’Italia che Parma subisce la seconda vistosa trasformazione urbanistica, secondo un piano di sviluppo che presuppone, da un lato, l’edifi- cazione delle aree ancora libere all’interno del perimetro murario e prevede, dall’altro, il dilatarsi della città all’esterno, verso la campagna circostante. Questa espansione, sintomatica della ricerca di allargare gli orizzonti locali ad una dimensione nazionale, segna il passaggio da un’economia chiusa e autarchica retta su attività artigianali protette dalla corte ducale, ad un sistema basato sullo sviluppo industriale e aperto ad ampi scambi commerciali, facilitati anche dai nuovi mezzi di trasporto. L’operoso clima di rinnovamento che caratterizza l’Italia nel periodo post-risorgimentale si riflette nella volontà delle amministrazioni locali di trasformare Parma in una città “moderna”. In questa prospettiva, accanto alla realizzazione d’importanti opere pubbliche, quali: una prima rete di distribuzione dell’energia elettrica (1890), la costruzione di un nuovo acquedotto (1900) e gli studi per l’attuazione di un moderno sistema di fognatura, trova spazio l’inutile demolizio- ne delle mura e dei rampari, eseguita nell’ultimo ventennio dell’Ottocento e motivata all’epoca come necessario provvedimento igienico, all’interno di un piano di risanamento attuato con l’applicazione estensiva della legge speciale per Napoli (1885). Un ulteriore impulso riformatore nel campo igienico-sanitario viene dato dalla prima efficiente legge sanitaria nazionale, promulgata nel 1888 da Francesco Crispi e stimolata anche da nuove manifestazioni epidemiche di colera. Il testo della legge, che riguarda soprattutto l’organizzazione dei servizi sanitari, la profilassi, l’igiene alimentare ed edilizia, verrà poi completato, all’inizio del sec. XX, dalle leggi per la lotta antimalarica (1900-1904) e per dare organicità alla profilassi della pellagra (1902). °° Per iniziativa del professore di chirurgia Andrea Ceccherelli, che già dal 1889 aveva lanciato l’idea di un policlinico a Parma, si inau- gurava nel 1913 la nuova sede della Clinica Chirurgica, dopo un lungo iter burocratico, iniziato nel 1896, e una difficile campagna di lavori, avviata nel 1904. Notizie riguardanti la nuova clinica chirurgica si trovano in: Le aspirazioni di un chirurgo, prolusione del prof. A. CECCHERELLI, a: Inaugurazione della nuova clinica chirurgica il 7 dicembre 1913, Milano, Vallardi, 1913, con 8 tavole allegate, a cura della R. Università degli Studi di Parma. Cfr. anche: AA. Vv., Parma, Parma, 1907 (guida a cura del Comitato del XIV Congresso Sanitario Interprovinciale dell’Alta Italia), pp. 143-146, con 2 tavole relative al prospetto (cfr.: M.0. BANZOLA, 2001, cit., pp. 45-47 e 2017, cit., pp. 83-86). Una interessante planimetria relativa a questo primo progetto di nuovo complesso ospedaliero, si trova presso l’ASCPr, dove sono conservate anche alcune tavole di progetto della nuova Clinica Chirurgica. Denominato Padiglione Vighi, l’edificio è stato per anni sede dell’unità operativa di NEUROLOGIA, ospita oggi l’hotel Pacchiosi. 80 Cfr. precedente nota 19. 81 In questa occasione, Glauco Lombardi ha scattato, nel 1917ca, la famosa fotografia della crociera, unica testimonianza visiva conosciuta dell’infermeria ancora funzionante come tale. Per più dettagliate notizie sugli ospedali militari a Parma, cfr.: È. DALLA VALLE, G. LOMBARDI, A. Rossi, a cura di, Gli Ospedali Militari di Parma nel Primo Biennio di Guerra, Parma, 1917; M.0. BanzoLa, Ospedali Militari a Parma durante il primo conflitto mondiale, in M.0. Banzota, L. FARINELLI, R. SPocci, 2003, cit., 2003, pp. 401-484; e, della stessa A., Sanità e ospedali militari a Parma durante la grande guerra, in R. SPoccI, a cura di, “Parma di fronte alla grande guerra”, Parma, 2005, pp. 73-92. 8 Cfr.: Il nuovo Ospedale di Parma è una realtà, GP, 24 ago. 1926. 8 “L'ospedale è in vendita, con impegno di consegna a fine anno”. CÎr.: A proposito dell’utilizzazione del vecchio Ospedale di Parma, Parma,

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