Hospitale_ocred
L’ospedale di Rodolfo Tanzi in Oltretorrente: un luogo di cura e di vita a Parma nel medioevo Carlotta Taddei Premessa: 4 dicembre 1471 Con la bolla del 4 dicembre 1471, Papa Sisto IV attendeva alle richieste degli Anziani del Comune di Parma di unificare i numerosi ospizi distribuiti nella città in uno principale che concentrasse in un solo luogo tutti i servizi legati all’assistenza, in osservanza di un principio di riforma ospedaliera già in essere in altre città come Cremona e Milano. Aggregando almeno 64 piccoli luoghi di cura medievale! si dava vita ad una nuova entità istituzionale, più razionale per progettazione, architettura e filosofia; si perdeva nel mentre la varietà dei piccoli ospizi che corrispon- devano ad una pluralità di istanze solidaristiche, espressione di confraternite e gruppi sociali sia religiosi che laici. Nacque così l'Ospedale Grande, sulle ceneri dell’ospedale medievale di Rodolfo Tanzi. La bolla normava i princìpi di una lenta fusione, permettendo ai rettori dei piccoli ospedali di aderire volontaria- mente subito o di posticipare il passaggio al momento del loro decesso e raccomandava la ricostruzione dell’edificio secondo un progetto nuovo, umanista; pertanto l’ente, come il suo cantiere, non visse una repentina trasformazione, ma una crescita lenta e progressiva che tramutò in un ospedale moderno l’hospitale medievale. Di quest’ultimo si occupa questo testo, cercando di raccontare i tanti nomi, le diverse funzioni, alcuni degli scenari immaginabili di un ente assistenziale laico.del XIII secolo, uno dei tanti in città, nato e cresciuto in stretta compenetrazione con la società che lo circondava?. Il grande edificio che abbiamo ricevuto in consegna dalla storia oggi lo chiamiamo Ospedale Vecchio in onore della funzione nosocomiale mantenuta fino al 1926, anno dopo il quale accolse altre funzioni di natura pubblica. Il suo spazio e la sua dimensione sociale sono stati parte integrante dell’identità collettiva della nostra città e del quar- tiere Oltretorrente, tuttavia l’ospedale è rimasto finora escluso dai principali itinerari turistici, scarsa la percezione di esso come un monumento, trascurato dalla storiografia e solo negli ultimi decenni seriamente considerato dalla ricerca storica, al punto che la memoria stessa dell’ospedale e delle sue vicende costituisce un emblematico esem- Fine sec. XVI, particolare (Archivio di Stato di Parma, Raccolta mappe e disegni, Vol 2, n. 51) 715
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