Hospitale_ocred

Note ! Questo numero comprende gli ospedali unificati fra il 1472 e il 1530, 24 ubicati in città e 40 nella diocesi, censiti da A. Ricci, La realiz- zazione della riforma e la sorte degli ospedali minori. In: R. Greci (a cura di) L’ospedale Rodolfo Tanzi di Parma in età medievale, Bologna 2004, pp. 126-128. 2 Alcuni temi di questo racconto si ritrovano nel testo di Maria Ortensia Banzola in questo volume; tangenze inevitabili, poiché la storia istituzionale dell’ospedale è strettamente intrecciata con la sua vicenda architettonica, con l’organizzazione della sua comunità e con i suoi collegamenti con il quartiere e la società. 3 Come ha mostrato Simone Bordini, la memoria dell'Ospedale Vecchio si costruisce sulle latenze: rapide citazioni nelle fonti cronachisti- che della città, ma prevalentemente un ambiguo silenzio, come quello di Fra Salimbene De Adam; così, anche la sua storia degli studi si conta in poche tappe di studio attento delle fonti e analisi delle architetture, a partire dal volume monografico di Maria Ortensia Banzola (L’Ospedale vecchio di Parma: notizie storiche e vicende costruttive precedute da una sintesi della formazione urbana di Parma, cenni sulle origini e sulla storia degli ospedali nell’Occidente, elementi di storia dell'ospitalità a Parma, Parma, 1980) che ha il merito di ricostruire per la prima volta tutta la storia dell’edificio in un quadro diacronico che considera la questione architettonica e quella istituzionale. E. Anversa (L'ospedale Rodolfo Tanzi di Parma nei documenti membranacei di privilegi, indulgenze e concessioni, tesi di laurea, Bologna aa. 1985-86, rel. Plessi) ha trascritto un corpus documentario medievale fondamentale per la storia della comunità ospedaliera. Le più recenti ricerche storiche sono edite in un volume curato da Roberto Greci (L'ospedale Rodolfo Tanzi di Parma in età medievale): uno studio critico e appro- fondito delle fonti relative all’ente, alla sua organizzazione interna e al ruolo del suo fondatore; oltre al contributo in questo volume sono fondamentali le ricerche di Marina Gazzini sull’esperienza nosocomiale medievale a Parma e altrove. Recentemente Fabrizio Tonelli -che desidero ringraziare per il costante e generoso scambio sulla topografia dell’ospedale e la documentazione di età medievale- ha dedicato un inserto, sintetico ma approfondito, al cantiere quattrocentesco dell’ospedale (L'architettura parmense fra ‘400 e “500, il chiostro della Badia e il cortile del castello di Torrechiara, in L'abbazia benedettina di Santa Maria della Neve a Torrechiara, a cura di F. Tonelli e B. Zilocchi, Parma 2009, pp. 88-89) e in seguito un denso articolo: Bernardino Zaccagni, e un inedito contratto d'appalto del 1500 per l'Ospedale Grande di Parma, in “Presenza Tecnica”, n 251, 2010, pp. 71-74. 4 ASPr, Antichi Ospizi di Parma, Ospedale Rodolfo Tanzi e Ospizio degli Esposti, Atti notarili in pergamena, busta n. 11, fascicolo 2. La carta contiene due atti di affitto, scritti dallo stesso notaio, il primo del 1201 poi rinnovato nel 1203 ed un secondo atto dello stesso anno. Gli atti del 1203 furono stipulati sotto il portico della casa di Rainerius, probabilmente adiacente al primo ospedale. Si trovavano in Borgo Taschieri, all’interno della vicinia definita intorno alla chiesa di Santa Maria, ovvero un’area di abitato sulla quale essa aveva pertinenza religiosa secolare per la cura delle anime, le funzioni religiose con le relative collette e offerte, i sacramenti. 5 M. Pellegri, Parma medievale V. Banzola (a cura di) Parma la città storica, Parma, 1978, pp. 100-111 © ASPr, Archivio dell'Ospedale Rodolfo Tanzi e Ospizio degli Esposti, Atti notarili e pergamene, b. 11, f. 6. ? È detto da uno dei “testimoni” del racconto di Hospitale interpretato da Giovanna Bozzolo. 8 ASPr, Archivio dell'Ospedale Rodolfo Tanzi e Ospizio degli Esposti, Atti notarili e pergamene, b. 21, doc. 9. ° All’epoca della Visitatio Castelli si erano già perse le tracce degli atti di fondazione. Joannis Baptistae Castelli, Visitatio Civitatis Parmae, 1578-79; Parma, 2000, tomo I, p. 304. Per un approfondimento della figura di Tanzi, si veda M. Gazzini, Rodolfo Tanzi, l’ospedale e la società cittadina nei secoli XII e XIII. In L'ospedale Rodolfo Tanzi cit., pp. 5-11. !0 A. Vauchez, Assistance et charité en Occident, XII-XV siècles, in Domanda e consumi. Livelli e strutture (nei secoli XHI-XVIII), a cura di V. Barbagli Bagnoli, VI settimana di studio (Prato 27 aprile - 3 maggio 1974), Istituto internazionale di storia economica Francesco Datini, Firenze 1978, pp. 151-162 (poi in A. Vauchez, Religion et société dans l’Occident Médiéval, Torino 1980, pp. 57-68). 1! M. Gazzini, Rodolfo Tanzi, l'ospedale e la società cittadina nei secoli XII e XIII. In L'ospedale Rodolfo Tanzi cit., pp. 11. 12 Nel testo (edito da I. Affò, Storia della città di Parma, Parma 1792-95, 4 voll. Tomo III, p. 317, doc. XXI) si concede di istituire una chiesa dentro all’hospitale già costituito in Borgo Taschieri. 85

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