LATINI - SCALCO ALLA MODERNA - 1692-1694 copia
Di Antonio Latini . Par* f. 27 la mia pcrfona gli Spettatone Indetto Signore Cardi- nal Rolletti, più volte tanto in Roma , quanto nella». fua Chiefa Vcfcovale di Faenza, (ì compiacque farmi honore, che io gli porgeffi il braccio, tu appoggiato lo conduce!!! alla Carrozza, e pare atto dì conuenicn- za , che il Principe ufi qualch'cicrinfjca e otte in , a_, chi ha in mano, la fua vita , la fua riputano:.e, Oc il fuo buon' Governo corporale , che condite principal- mente nel vi t to. Benché io qui parli di mangiar bene, e di ben con- dir le Vivande, non vorrei da qualche Ariftarco, ò Cenfore, eflcr tarlato di Golofo , cV amator della Cra- pula , perche fc bene lodo il mangiar bene , non ap- prouo però il mangiar da Parafìto, la Crapola , e la_, fmoderata Golofità; anzi detefto certi huomini dedi- ti alla ingorda voracità, quai Ci legge, che follerò Ulatislao lacello, Artidamo Milefìo, & un certo Al- bino , di chi fi legge , non fenza ilomaco , che man- giafie ad un Pafto, cinquecento Fichi, cento Perfidie, dieci Meloni, un buon' Cello d'Uva, cento fìcedoÌc, cent'Oftrìche, e dieci Capponi. Io detciìo la Gola -, come peccato capitale, e lodo il mangiar polito, e ben acconcio con fobrieti ; perche conferifce alla noftraj vita, & alla noftra prefervatione. Bifogna avvertire, che in tempo d'Eftate, s* han- no à tenere in addobbo, Piccioni, Pollaftri, Palom- be feluatiche, Palombelle, Lingue di Vitella , e Pie- di della medefima, per fervirfene nelle occafioni, in». D 2 di-
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