LATINI - SCALCO ALLA MODERNA - 1692-1694 copia
Ammaeft.ramcmi • Qui non s'infègna di vivere per mangiave, ma di mangiare per vivere ; non di cibarli molto^ma bene, non di £picurïzzare, ma di Platoniz* zare nelle lautizic d'una menfa frugale; In quclta_ d»jnque io inalzo» fecondo Tufo, per trionfo il Gran_ ÎNome di V. E. acciòche il depravato gufto degli Ari- ftarchi , e dc'Momi habbiano materia di ammirare, e non di roderet Nome appunto trionfale, di cui il de- scriverne le lodi*» e le prerogative della fua Gloriofa Profàpia, farebbe un dar numero all'arene del mare , ò reftringcre qual Archimede in jun picciol vetro tut- te le sfere del Cielo ; onde (limo miglior coniìglio il venerarle tacendo, mentre manchevole farebbe il dir- ne poco, ed il parlarne à fufficienza imponibile. Mi riltringo folo all'Indole generofà e benigna, che è la madre delle Azioni più grandi, e che rende sì amata, ed ammirabile à tutti IT.V. onde non difpero, che ila per accettare con lieta fronte quella tenue dimoftra- tione del mio riverenti/limo ©fTequio, ricordevole, che il Mare non ricufà il tributo de'piccioli rufcelli, ne il Sole il corteggio dell'ombre ; e con l'umilti più iòramefla m'inchino- "Napoli 10". Maggio 1 69 2. HumilifuDtvotifs.&Ofl'eqHioftfsJtriti Antonio Latini.
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