LATINI - SCALCO ALLA MODERNA - 1692-1694 copia
V • Di Jn tonto Latini . Par.L 4 9? fubito,che vedono un poco attratto, un Cavalicro, lo £mno reitar privo al quel Piatto, che poco avanti mangiava con gran gufto ; che però lo Scalco deve-, flare accorto fopra di ciò, girando femprc la Tavola , talmente che operino più gl'occhi, e le gambe, d'ogni altra cola, ed in quefte occafioni egli non deve trin- ciare, quando fc ne può far di meno, maftar fempre_j attento, per quello , che può occorrere 5 acciòchc le_* cofe vadano ben'ordinate, e fènza confufione alcuna j finita la prima Tayola, s'habbia mira particolare, che reftino tutti fodisfajti, e che quelli, che mangieranno nelle feconde, e terze Tavole, fieno trattati abbon- dantemente, che così lo Scalco ne riporterà gran lode, apprcffo à i Signori grandi; dovrà anche avvertircene quando Ci fannofimili Conviti, fi devono mettere^fò- pra la Tavola due Tovaglie; acciòche levandoli la pri- ma* ne refti un altra, nel tempo, chefi daràTAcqua^» alle mani,efinito di lavarli,fi leverà fubito, dalla par- te degli ultimi luoghi, per nonincommodare li pri- mi, con la folita riverènza, e sfratta Tavola, reftando fopra la Tavola, il Drappo di Seta $ uè permetta lo Scalco, che la Tavola,fia retta da altri, che da lui fòlo $ fé vuole, che le cofe vadano bene, e che riefeano coiu, decòro. yto&K** ïMSfctof* v*M*ftn»> .WéJU 1 W V WW R rr BAN-
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