LATINI - SCALCO ALLA MODERNA - 1692-1694 copia

O V 500 Lo Scalco alla Moderna Jo, ma felici/fimo Governo, conduccndo feco, ohi c_, lifopramentovatiSignori, anche alcuniMinjitriTo- II Sig. Reggente, per oftentarc più tofto, una lèni- plice ricrearione in Campagna, che un premeditato Feftino in Gafa, hebbe una tanto nobile, quanto im- penfata Idea, d apparecchiar la Mcnfa, nonfotto al- tro Tetto, che della Serenità del Ciclo y proportiona- te alla corrente Stagione, valendoli d'una gran largu- ra, ch'è dinanzi all'habitati'onc, della fudetta Mafie- riaj fece egli dunque, la Notte precedente, con i Cjçinduftria per.mano di molti Operarii, coltrai ie,_ una fpatiofa Sala, di quaranta palmi, in quadro, attac- cata ad un grand'Albero di Celli bianchi, la di cui or- latura era di Legnarne , con quattro Porte, ed altre- tante Fineflrc ovate, e fu quefta'dapoi coperta di va- ghe odorifere Verdure, bell'archi tettata per ogni lato, con felloni di Ramaglietti, e Mazzetti di vaili, e va- ghiffimrfiori, nel mezzo della quale, fu collocata la_* Menfa^Jn un'Angolo la Credenza, e nell'altro, la Bot- tiglieria, amendue adornate, di nobililììmi Piatti, Ba- cili, e Vali di Faenza, ingegnefàmente floriati, coru vivacillimi colori, ritoccati tutti d'Oro, lavoro il più famofo, che à tempi noftri,fi fiaveduto, opera che Ci rende,nonmeno celebre, dclli Tondi di Rafaele d'Ur- , quantunque non delineata dal fuo maraviglio- fePennello* & io poffo afïcrire ccn verità, che per quanti luoghi fìa ftato, &h&bbia girato, non liò ve- da-