LAZZARI TURCO- Manuale pratico di cucina - 1904 copia
— 91 - allo staccio con IO mandorle amare mondate e pestate, e con 4 tuorli d’uovo cotti sodi, mettetele in una cazzarola dove avrete sciolto del burro, aggiungetevi la carne cotta e passata dalla macchina o allo staccio, r i mestate tu tto , servite col brodo e coi gnocchetti. Volendo si possono aggiungere erbe, radici, cipolla, tanto al soffritto come al brodo. 107. Minestra di curry colia carne di pollo. — il curry che si cava dalla radice della curcuma e che si trova in commercio misto con molte droghe, come paprica, zenzero, coriandoli, cornino, cannella, pepe bianco, semi di senapa ecc. ecc. fu importato dalle Indie, è molto usato in Inghilterra e serve a caratterizzare diversi cibi che hanno il riso per base. Arrostite leggermente 3 cucchiai di farina con 3 cucchiai di burro, bagnate con un po’ di panna, poi diluite con brodo di pollo, unitevi 2 punte di coltello di curry e lasciate bollire mezz’ora. Cuocete il riso in questo brodo, aggiungetevi poi i filetti del pollo, che avrete cotto lesso, e legate la minestra con dei tuorli d’uovo. 108. Minestra d’uccelli. — Pestate degli uccelli piccoli o grossi, cotti secondo la regola (vedi Cap. 15) allo spiedo o nella tegghia, sop primendo soltanto il becco, lo sterno e lo stomaco. Fate inzuppare nella leccarda un po’ di mollica di pane e unitela agli uccelli pestando sempre. Quando avrete ottenuto una pasta omogenea, passatela da uno stac cio finissimo entro il brodo, lasciatelo bollire e versatelo poi sui cro stoni di pan fritto. Se avete molti uccelli ne staccherete i petti, e pe statili con una bacca o due di ginepro, un po’ di lardo soffritto e un po’ di salvia stenderete il composto sui crostoni. Oppure, se meglio v’ ag grada, farete dei gnocchetti, lasciando da parte la salvia e il ginepro, o metterete i petti così semplicemente nel brodo, unendo a questo 2 o 3 tuorli. 109. Minestra di selvaggina. — Gli avanzi delle pernici, delle bec- caccie, dei fagiani ecc. ecc. servono a preparare delle ottime minestre. I filetti di carne regolari si mettono da parte, tu tto il rimanente, anche la testa , meno il becco e le zampe si pesta nel mortajo e si fa soffrig gere in un battutino di lardo e d’abbondante prosciutto crudo, al quale si avrà aggiunto, volendo, qualche radice o qualche droga. Diluito questo composto con brodo buono, dopo una lunga bollitura, passate il liquido dal colabrodo e, se non fosse spesso abbastanza, ag giungetevi un leggero roux (2 cucchiai di farina mescolati con un pezzo di burro al fuoco, rosolati e diluiti con un po’ di consommé). Servite
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