LAZZARI TURCO- Manuale pratico di cucina - 1904 copia
— 465 - Osserva l’abate Bresadola nel pregevolissimo suo libro dianzi citato, che gli avvelenamenti che sì spesso si attribuiscono ai funghi così detti del gelso dipendono dal semplice fatto che i contadini, incoraggiati dal nome, reputano come specie mangerecce tu t te quelle che vegetano sul gelso, mentre invece il tronco presso a infracidirsi di quest’albero dà nutrimento anche a miceti velenosi. Le armillarie si allestiscono in umido (vedi uovoli) ma sono cibo ordinario. 4. I] prugnolo, fungo color isabella, fungo dalla saetta ecc. (Tri- choloma Georgii). — Il genere Tricholoma ci offre varie specie mange recce assai gustose, come l’agarico vinato T. russala; l’ agarico terreo T. terreum; l’agarico montano T. m ista, splendido fungo dei prati al pini, ma fra tu t t i questi il migliore è senza fallo il noto prugnolo. Esso cresce in primavera nei prati soleggiati ma piuttosto aridi, descrivendo sul terreno dei mezzi circoli o delle linee a zig-zag, è di forma irregolare e poco elegante, il suo cappello quasi sferico poi con vesso e spianato s ’ innalza sopra 1111 gambo un po’ tozzo ; il colore è bianchiccio volgente al giallolino, l’odore forte aromatico come di farina > di fresco macinata. Questo fungo, che gli insetti distruggono voracemente, devesi raccogliere e preparare in uno stato di assoluta freschezza. Esso si ammannisce generalmente in umido (vedi uovoli), 0 in ragoùt (idem) e si può molto bene disseccare specialmente quando è piccino, infilando i piccoli chiodini in un filo forte ed esponendoli al sole. Non si può con fondere con funghi nocivi. 5. Il fungo del monte Brione, fongo della rosada ecc. (Clitocybe geotropa). — Il genere Clitocybe ci fornisce buon numero di funghi mangerecci e alcune specie veramente squisite fra cui l’agarico connato (Cl. connata) prodotto delle selve alpine; l’agarico candido (Gl. candida) bel fungo bianco e compatto che cresce nei prati grassi della Valle di Sole (Trentino) e lungo le rive del Mediterraneo; l’agarico imbuto (Cl. infundibiliformis), fungo col cappello giallolino in forma d’ imbuto, il gambo e le lamelle bianche, che cresce a frotte nelle selve alpine, che non si può confondere cori specie sospette e che tramanda un grato odore d’anici. F ra tu tte queste specie è tu ttav ia da preferirsi la Clitocybe geotropa della quale Riva di Trento fa un particolare commercio sotto il nome di fungo del monte Brione. Questo micete non è molto diffuso, e cresce nel tardo autunno, fino al dicembre fra i quercioli, nei terreni erbosi calcarei, sul margine dei boschi cedui, tramandando anch’ esso un grato odore d’anici. È di colore 30
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