LAZZARI TURCO- Manuale pratico di cucina - 1904 copia

— (382 — Ripieno: Burro gr. 32, mandorle g ra ttug ia te gr. 60, zucchero gr. 60, farina gr. 60, mezzo uovo, la scorza t r i ta di mezzo limone. Impastate tu tto sulla spianatoia, tira te la sfoglia della grossezza di mezzo cent, e tagliatela in forma di mandorle. 96. 0{felle di pasta sfogliata. — P e r 250 gr. di burro, altre ttan ta farina e un tuorlo, un po’ d’acquavite, di latte tiepido e di sale. Fate una pasta piuttosto molle con metà della farina, l’uovo, l ’acquavite, il latte e il sale, incorporate nell’ a ltra metà della farina tu tto di burro. Lasciate riposare un’ ora i due composti ben coperti. Spianate poi la pasta fatta coll’ uovo, e così quella col burro e sovrapponetela alla prima, piega­ tela come dicemmo al capitolo 11 N.° 4 dandole dai 6 ai 7 giri (un giro: stendere la pasta e ripiegarla), poi lasciatela riposare. Dopo mezz’ ora tira te l ’ ultima sfoglia, tagliatela in forma di grandi dischi che ripieghe­ rete a foggia di ravioli e cuocerete a forno molto caldo dopo averli indo­ ra ti col rosso d’ uovo sbattuto. 97. Cannoncini di pasta Sfoglia. — Per fare i cannoncini procura­ tevi dei cilindri di legno lievemente r is tre tt i alle estremità e dei pic- ( ^ coli alari di ferro. Tagliata la pasta sfoglia della pre- ce(Jente rice tta a lunghe liste, rotolatela intorno ai ci- lindri, in forma di spira, e appoggiate i cilindri agli cannoncini. ajarj che avrete messi nel forno. I cilindri devono essere leggermente unti e bene infarinati. Pe r facilitare l’ uscita del cannoncino potete rotolarvi intorno a spira un pezzo di filo grosso che poi si leva quando il cannoncino è cotto. Questi tubini si riempiono di crema pasticcerà (vedi pag. 535) o di panna montata. 98. Pasticcini di pasta mezza Sfoglia. — Impastate sulla spiana­ toia 250 gr. di farina, 150 gr. di burro con un uovo, un po’ di sale, un po’ di panna e di vino secco. Tirate la sfoglia, piegatela come la pasta sfoglia e tornatela a stendere e ciò 4 volte consecutive, poi la­ sciatela riposare. Cuocetela quindi in quelle forme che più v ’ aggrada, p. e. come i pasticcini della rice tta precedente, che poi empirete con della marmellata o con qualche ripieno di mandorle, o di noci, ecc. ecc. 99. Veri Storti di Venezia (cialdoni). — La rice tta di questi storti proviene direttamente dalla botteguccia d’uno stortaro veneziano, specie di antro tenebroso perduto fra gli intricati meandri d’una calle dove i! vecchio e abile artefice aiutato da una bellissima e pittorica figlia fab­ bricava a centinaja le paste leggere che sulle rive della Laguna si gu ­

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