LAZZARI TURCO- Manuale pratico di cucina - 1904 copia
- 819 - 12. Le verdure fresche. — Le radici si conservano immergendole nella sabbia asc iu tta; i cavoli, le verze, i broccoli ecc. si levano dal- T orto colla radice e si ripiantano nella te rra in una cantina asciutta. 13. Il „Sauerkraut“ (cavoli acidi). — Si conserva sempre in can tina o in un luogo fresco. Maniera di prepararlo vedi cap. 38. 14. Le patate. — Conservatele in un luogo mólto asciutto sopra uno s trato di polvere di carbone di legna. 15. Le castagne. — Appena tolte dal riccio si fanno asciugare per breve tempo sui graticci in qualche camera asciutta e lievemente arieg giata, poi si ripongono in sacchi. 16. Le noci e le nocciòle fresche. — Le noci si mantengono fresche due tre settimane coprendole con uno strofinaccio bagnato. Volendo con servarle più a lungo le metterete so tterra alla profondità di 25 centim. Cosi le nocciòle. P e r conservare le noci secche le metterete sui graticci in una camera arieggiata poi le riporrete in cassettine di legno. 17. Lemele. — Si ammucchiano in una camera arieggiata, trascorse sei o otto settimane s ’ incartano e si mettono in cassettine. 18. Le pere. — Si conservano discoste le une dalle altre sulla paglia col gambo in su scartando con diligenza quelle che minacciano di guastarsi. 19. L’uva fresca. — La maniera più semplice per conservare l’uva fresca è quella di appenderla con dei piccoli uncini di ferro a dei baston celli di legno che alla loro volta si sospendono sotto il soffitto di una camera asciutta e ben arieggiata, le cui finestre, trascorsi 4-5 g io rn i, si chiudono poi scrupolosamente. Sceglierete sempre dell’uva da tavola, fa cile a conservarsi, badando che i grappoli non siano troppo fitti e p e r fetti cioè senza chicchi avariati. Essi devono essere appesi col gambo all’ ingiù; il taglio del gambo si chiude con la c e ra vergine. Due o tre volte alla settimana si esamina l’uva per sottrarne con diligenza tu t t i quei chicchi che minacciassero di guastarsi. In certe regioni d’Italia usa asciugare un pochino l’uva sui graticci al sole, poi conservarla t ra la segature (tritoli) o nella crusca in casset tine ermeticamente chiuse, ma per ottenere un buon risultato con que sto sistema occorre che i grappoli non abbiano traccia di malattia, cosa difficile a ottenersi ai tempi nostri. Un metodo molto più sicuro è quello di cogliere i grappoli con un lungo gambo e d’ immergere ciascun gambo, separatamente in una bot
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=