LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
100 e sicurissime». Si ponga l ' ovo avanti de] lume , e si esamini, se gV umo r i , che v | sono den t ro, sono tenui, t r a s pa r s i t i, e se i ì jn vi sono piccioli buchi sparsi sopra del- la superficie de gli umor i . Onde se non vì saranno di quest i, si può assicurare, che è de! medesimo giorno, che se p<ù sono an» «or t rasparent i, e che incomincino a lasciai. ai vedere piccolissimi buch i, ail 1 ora à p r o po r z i one, che li medesimi saranno in mag- gior numero , e che accresceranno ; si dee giudicare che l ' ovo e più ò meno recente, -Av verria co che questo si dee ftr più volte per aver perfetta cognizione GÌ q t es t o. La ragione di ciò è , che nella fermentazione, che si fa insensibilmente nelf o v o , si solle» vano dal centro picciole particelle d 1 alia che si trovano ne' SJOÌ inters t i2j, le qua- li essendo spinge dal cen.ro a lla circonferea* za per la fermenrazione , restano sopra del- ia superfìcie degp umo r i . i ppoc r a t e, nel terzo l ibro delle malattie riferisce, che scossi alcuni bianchi d" 1 ov.i ia acqua di fi in te , formano un liquor ref ige- jante , e mmto convenevole a" 1 febbri ekan ti. e proprio da trattener libero il vent re. Al' cûr.; credono , che f o va del Pavone giovi- no assai nclU podagra vaga, e che L voya del Corvo S<M19 un eiEca&s rimedio nella dis? senter ia, Aristotile 1. 6. hjsi. an. e, 2. dice, che ie uva lunghe producono fé min e , e 1$ rotonde maschi, Pi mio ed Avicena sostengono V opposto, Intanto è manifesto , che queste < | anioni non Jianno fonaamsnia alcuno j frwùiè «e que-
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