LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

rot sto , ne quelli ci danno uns buona ragione, che ci p r ov i , perchè le ova lunghe , ò r o- tonde , ssrvoio più tosto ad-una ispezie , eh* ad un a l t r a . C A P I T O L O XXXV. Del Mele . JLJG' IÌ é differente , secondo che ê vecchio ò recente , secondo la stagione che fu rac- 'colto , secondo il paese , in cui fu formato dell' Api , secondo la co.isis'enza , calore , odore, ec. Dee elegersi , consistente, gra- nato , ch i a r o, r ecen t e, d ' un s.\por do l ce, e d ' un odor aroivut ico. Ques&o fortifica Io stomaco , è pettorale-, provoca l 'espet torazione d e ' c a f r r l , attenua In pituira , facilita la circulazione del san- gue nei polmoni ec. Del che rende più fa- cile il respiro . Egli conviene nel l ' inverno à vecchi , ed à coloro che sono d' un t em- perament ^ f reddo, e flemmatico , e che so- no t r a v a g l i t i dalla tosse, ca t a r r i, ec. Il Mele non è a l t r o , e i r un composto d' infinite par t icel le, che le Api succhiano da t ìor i, che portano ne i loro covili , e che di poi vomitano in piccioli buchi di cera di da esse forma t i. Il Mele è in uso t ra gli Al imen t i, e ne l- la Medicina : fra tanto egli era più in uso ne i tempi passat i, che al presente . Ed in vero , come che gli antichi non conosceva- no il zuccaro , mettevano il mi e l e, dove ci S'oviamo del zuccaro . Plinio tanto lo tene- va in considerazione, che la chiamava; Di'

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