LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
1 jO-2 rôtif» nafta*, Virgolo !o dimandava, Celt* &e donum , ò perchè eli Antichi ai credeva- no eh' 1 Li miele non fosse che una rugiada, *ne discendesse dal Cielo sopra delle pian.- ' f t o à ragione delle grandi virtù che li at- «rïbaîvfârîd. Z a g a r a , secondo che riferisce Laerzio j vi -èva molto sobr io, e si contentava del M--le- per il suo vii to-ordinario. Questo FU *a-jf> vkse sino a novanta anni , e consi- gliava. rat li cai oro , che desiderano di vivere fa ig3-Tjea-reseiiZA malat t ie, di mttrìrsì d ì q m sto ali.mento insieme col pane. Plinio raccon» fa iiì* isroria , che prova ancor il sentimen- t o di Pitagora , cioè d" un certo Vcdlus Po- x® ,, eh- aveva trovato II segreto di vivere ffao a cento, ann i , senza esser esposto nei- lì. iurrga vecchi aja a graidr debolezze . Q M atc vecchio- dunque interrogato da Augusto co rie avesse fatto a conservarsi sino a quel la e;à , con sì gran forza e spi r i to, ri* ypc&e-che aveva fatto extus otto intusmtlU; M oltre dicesi che Democrito ordinava i l Eie Jesi- n o * tut ti coloro, che cercavano Hi jpassar t i - v k a senza incomodo ; Il che fa ass l a conoscere la maggi-or an za , chi tiene iià g r ai iute iti . Il \ t e le ê bianco, a giallo dora to. Il bian- co- è più in uso-tra gli alimenti ; e questa è la maniera in coi si prepara . Si pigliano del» ,ìe tavolette recentemente fatte r si spezza- l o , e si pongono r e si po-guno sopragrat* ï i c i , il Mele passando ae i buchi sgorga pe i_ vasi che sono al di sotto f Onde questa %è chiamato- m i e l e vergineo..
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