LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
t minor resistenza. Sfoltì sono ancor gli usi dell 1 aria neg'i animali , come di mandar fuo- ri qualche voce per mezzo di diverse modi- ficazioni che dall' 1 aria riceve nella trachea; nelle fatici, ec. di far uscir dallo stomaco gli alimenti disciolri , che ponno passar per l'orificio infeiiore dell 1 istesso, di far entrar il chilo nelle vene latee , di far Tespulzio* ne delle fscci ec. Ora dunque alcuni pretendono che si può vivere sei o sette giorni senza pigliar ali- menti solidi ; ma come vedo che questi tali diventano magri, in verità sarebbe non es- ser curioso i! non firne la disquisizione . Per questo considerò che la magrezza nan è al- tro eh; una diminuzione del corpo,* e per- che questo diminuimento si fa insensibilmen- te , ve ne segue necessariamente che lama- prèzzi non consiste che ne la dissipazione d' alcune parti insensibili che lo compongono il chi si chiama traspirazione. Ed in vero Je osservazioni di Samorio ci manifestano che giornalmente si dissipa' quasi altrettanta ma- teria che pigliamo d a l imen t i. In ratti si p-;ò dir con giusta ragione che non v'é fcbrpo che per qualunque solidezza non pjrda della sua propria sos r an;ra coinè molti fimosi Autori lo dimostrarono . Dun- que con maggior ragione dobbiamo conchtu- riere , eh 1 oltre la saliva, e gli altri reere- rrtenti ed escrementi che gtomaìmerttesì se- parano, si traspirano infinite particelle , che non cadono al li nostri sensi. Ma perchè que- sta traspirazione presuppone qualche forza movente, che scuota insensibilmente le par-
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