LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

IO rosi non abbiano assai forza per al terar il tessuto del nostro corpo : Ma poiché essendo uniti alP occasione d'un specchio ardei re, ab- hrugìano Alberi a J una distanza considerabile, è apparente che si dee assicurare- che gli mede- simi corpi tendono ancora a toglier via qualche part icel la del nostro à forza di percuoterlo. Ma finalmente se le carni , i frutti , ed i fiori ?i cor rompono, quando si lasciano al dominio dell' 1 aria ,* e che nascondendoli ne l- la machina delBoi . j le, si conservano un tem- po mol to considerabile , da questa dissoluzio- ne , che fi il loro f e t or e, chi può dubitar che T aria non concorra à far traspirar i no- stri corpi , urtando sopra della loro periferia» non è dunque maraviglia se la macchina non può «Jurar lungamente e se tutte le parti che Ja compongono sono così presto coRsumate , se la perdita che si fi giornalmente non e riparata col pigliar alimenti . Vediamo come .questo si pratica poiché le parti del mio cor- po non saprebbero riparare la perdi ta che le medesima comportano di cont inuo, che ricevendo ne ' loro interstizij un sugo della medesima natura . Esamino subito qual 0 fluel liq ore , di cui si netriscono le par- ti , per poter dopo considerare in che modo egli se gii aggrappa; e perchè non t rovo al t ro umore che sia spinto nelle parti che gli spi r i t i, ed il sangi e je che per altro questa prima sostanza e troppo mobile e spiri iosa , per potervi esser r i t enut a, è evi- dente che le parti del nostro corpo debbono nutrirsi di sangue : v - nme n te egli mi pare a i r occhio composto di due differenti sostan-

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