LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

1*5 delia farina ; perchè se Î* acqup. fosse t rop- po f: dda , non si potrebbero strigare ìi pri i- ctpj vo l a t ii ' e l f e rmen t o, e la fermenta- ztune non potrebbe resfar se non i np-.-xfe'a, Se a l f incontro el l i fosse troppa calda , il tutto fermentando con viol enra, p i t r e - be facilmente corrompersi , o almeno fastidirsi. Terzo fa di mest ieri ben impastare la pr-s'a affinchè il f e rmen t o, possa mescolarsi sufficientemente. Quanto bisogna lasciarla per alcune ore ben coperta in un luotjo moderatamente c i l do, acciò possi siìfTi'ientemente rarificar- s i , Dopo questo sì dee me t t er nel f o r no, al suo t empo, perchè continuando la fermen- tazione . si svi lupp.no , e si stridano al t ri principj f e rmen t a t i v i, e rendono il pane più ag r i . Finalmente e necessario di fare at ten- zione al grada del f o c o , che se ; li da F er firlo ci .ocere: perchè se il calore è t roppo for t e, égli l" indurisce , ed abbruciando ver- so la superficie non l u tempo di cuocersi al di den t r o; se è ' roppo debole, resta pastry s o, pesante sopra dello s tomaco, e difficile a digerirsi . Il Pane da Latini vien detto Partis. C A P I T O L O XL. De" 1 Cavoli . T I Cavoli devons esser elet 'ì t ene r i, e ben nu t r i i . Questi nutriscono mediocremente sono detergent i, e riuniscono le piaghe. Il

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=