LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

£P8- C Â P 1 T 0 L 0 LÎX. M H F ' ngkl. J il quenî se netrovami molte specie, che- nascor.o quasi improvisamente. Li meg ioii : jp^o qtçlli che. nascano, lit una notre, che, sono bilichi al di sorto, e rosseggiami al di sopra, grossi, tene-i, e. recen' i. Questi. nitriscono mediocremente, provocano il sed- ine è Papive i io, ma il più delle volta ca- gionino prance evacua/i-mi, per sotro , e per sopra, e molte malattie, ed alcune vola- te la morte. P-rciò si dee sta m? loatano , ò usarne mo-- deratameotc*. e bere nel medesimo. tempo. del vi^o , che su potente.. Li Fuochi sono ce-ti alimenti,. de , "^fjalii non dovremmo troppo -far ne Uso, poiché si\ vedono per 'e. f»mîg'ie intiere, cascare; in; f mesri acci errti p"r averne mangiato, i> « * diedre occasi in* a Plhio di- SrHaf sopra U- p ilositìi de^r uomini, i quali per soci>farla, mettono in pencolo la loio vita, eoa tal. Jfpfcie d 1 a limentf. . A '• o%»i modo, se-ben preparati s'usano moderatamente. «i dee ?mor bavere deV vino , come abbiamo det to, per r he eg' icon- sum a-!e parti nrsf^Ka'i, ch'essi conren'Ono. » c «' Pf'i li. medesimi cam; i.i-rt^di coi>re , ciò dimostra che vi sono mo t i sa i c o r d i v i , ì qua 1 ! ferme-irando, e d-»stro£gendo il misto lì fi ca v.biar é\ suptsficie, ed allora sono molto reruelos*.

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