LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

non perche la materia eterea non li può pis penetrare, e siccome un corpo continua sem- pre nella sua prima determinazione , se qual- che altro non vi r oppon e, non vedo alcu- na ragione , che questa materia Eterea non continui la sua strada attraverso le pa<-ti del fluido, se non vi si rappresenta qualche cor- po forestiero per impedirlo : ma come noa posso reputar questo effetto se non à corpi vicini, debbo perciò conchiudere, che alcu- ne parti dell 1 aria aguisadi cuneo sono spin- te negli interstizii che le parti dell'acqua lasciano fra di loro . Ma come V aria non ha altre parti in se che possano a guisa di cu- neo far questo officio, che le parti nitrose ì fisse resta a conchiudere, che è i 1 acido fisso del nitro dell 1 aria, che fa perdere la fluidi- tà al sangue; E per render la cosa iacon- trastabile faccio entrar dello spirito di nitr» in una vena d 1 un cane, e subito osservo , che il suo sangue si coalisa; m?, come que- sto salso acido non può far ostacolo alla ma- ter ia eterea, che in quanto restaimprlggio- nato à traverso de 1 filamenti sulfurei, che non può esser in questo modo impacciata se non perchè e ritenuto per li medesimi sol- fi , conchiudo che il salso acido nitroso fis- so coagula il sangue, penetrando gli solfi co- me un cuneo quando e spinto a traverso dì due corde parallele , ed atrajccate per le lo- ro estremità . In quanto al calore , come me- scolati due corpi di diversa natura , per esem- pio , l 1 elio di tartaro, e l 1 olio di vitriolo tutti due freddi, si eccita subito un gran ca- lore , e che per altro non v'è arrivato altro

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